CORRIERE DELLO SPORT (P. TORRI) – C’è ancora da aspettare. Perché nell’infinito ed estenuante passaggio di consegne della società Roma, ci sono tuttora dei tasselli che devono essere messi a posto. Tasselli che non costituiscono nessun ostacolo insormontabile, ma che al momento non consentono di accelerare i tempi come invece avrebbe voluto mister Tom DiBenedetto. Il futuro presidente della Roma, viene tenuto costantemente aggiornato su tutto quello che succede intorno al club giallorosso e al nostro calcio (ha saputo pure del nuovo, vergognoso, scandalo scommesse), ma non sa ancora quando potrà tornare a Roma per l’ultima firma. Non è da escludere che tutto si risolva nella prima settimana di luglio.
DIRITTI TV – E’ uno dei problemi che, in tempi recenti, se non attrito, ha visto perlomeno punti di vista diversi tra le parti. Dove le parti devono essere intese come americani e Unicredit. Per due volte i legali italiani che assistono DiBenedetto e soci, hanno chiesto, per scritto, di conoscere il perché e i numeri della posizione che la Roma sta tenendo in Lega a proposito dei diritti televisivi. Per ora non c’è stata nessuna risposta generale, tanto meno particolare. La dottoressa Sensi, peraltro, che continua a rappresentare la Roma in Lega in questa vicenda, ha sempre detto di aver sempre operato in sintonia con il dottor Fiorentino e quindi con l’Istituto bancario. Non c’è motivo di non crederle, deve essere così, altrimenti qualcuno dalla banca si sarebbe fatto sentire per smentire. Lunedì prossimo, alla nuova Assemblea di lega dove si continuerà a litigare a proposito dei diritti tv (nessuno è pronto a scommettere un euro che si troverà un accordo a breve), la società giallorossa sarà ancora rappresentata dalla dottoressa Sensi, ma non è certo illogico pensare che, poi, in futuro, sia un uomo degli americani a presentarsi in Lega per trattare un argomento che ovviamente coinvolgerà la prossima gestione. Anche la controparte, qui da intendersi come la famiglia Sensi, ne è perfettamente consapevole e, fin qui, fa trapelare, ha comunque gestito la situazione per il bene della società giallorssa per il presente e il futuro.
CONTRATTI – C’è un secondo aspetto che deve essere ancora concluso. Ed è quello relativo ai contratti di finanziamento che Unicredit si è impegnata a garantire negli accordi trovati a Boston il quindici aprile scorso. Bene, anzi male, quei contratti gli americani li stanno ancora aspettando. Peraltro c’è da dire che non ci sono dubbi che questi contratti arriveranno, ma questa lentezza si sta ripercuotendo anche sul definitivo passaggio di consegne della società. Una volta che saranno arrivati dovranno essere inseriti nel contratto definitivo di vendita. Non resta che attendere. Anche se c’è da dire che i tifosi, e c’è da capirli, non ce la fanno più. Speriamo che serva solo un altro pizzico di pazienza.