IL MESSAGGERO (U. TRANI) – La Roma fa il pieno allo stadio Spyros Louis di Atene. Non c’è il pubblico, anche se l’Oaka lo meriterebbe. Qui è stata festeggiata la prima medaglia d’oro dell’olimpiade moderna, nel 1896, e al maratoneta che l’ha messa al collo si merita di avere intitolato l’impianto snobbato ultimamente dai tifosi ateniesi. E’ l’Olimpico, insomma. Ma non è quello del Foro Italico. Eppure le facce sono quelle di casa nostra. Eccoli i 7 romanisti. Già 7, compreso Manolas, avversario della notte in cui l’Italia vuole prendere il largo vero Euro 2020. E chissà se diventeranno 8, perché nella nazionale di Anastasiadis gioca in porta Vlachodimos che qui reputano comunque il più bravo, aggiungendo che non è un caso vederlo protagonista all’estero. Nemo profeta in patria, come accade solo ai migliori di questo paese. Guarda caso fa il titolare nel Benfica, in Portogallo. Ecco perché piace a Fonseca.
ARIA DI CASA – Vox pupuli. Si sente l’accento romano nel corridoio dello spogliatoio dello stadio di Atene. E’ Florenzi che parla, appena uscito dal campo, dove sta entrando Manolas. Sarà l’unico romanista tra i 6 azzurri a partire dall’inizio stasera contro la Grecia. Ma nelle esercitazioni sul prato dell’olimpico sfilano anche Lorenzo Pellegrini, in ballottaggio per il ruolo di mezzala con Barella, Cristante e Zaniolo. E’ centrocampo giallorosso al completo. Emerson e Romagnoli li guardano e forse sente nostalgia di Trigoria. Ovviamente c’è El Shaarawy, il miglior realizzatore della rosa in quest’annata deprimente. E addirittura in porta vediamo Mirante che, subentrato a Olsen, è andato così bene da riuscire a prendersi in premio questa convocazione per le partite contro la Grecia e la Bosnia, pure lui nei 33 chiamati dal ct a Coverciano (ora scesi a 31 per i forfait di Spinazzola e Politano). Record per la società di Pallotta. E di questi tempi fa un certo effetto.
SGUARDO AL FUTURO – Il passato è orribile, se si pensa al flop della Roma nella stagione che si è appena conclusa. Ma il presente e, a quanto pare, anche il futuro si illuminano di giallorosso. Pellegrini e Zaniolo, da martedì sera si uniranno a Bologna all’Under 21 di Di Biagio. In testa l’Euopeo di categoria che si giocherà in Italia. Frattesi, invece, sta spopolando con l’Under 20 al mondiale in Polonia: gol pure al Mali, ieri. E con lui anche Luca Pellegrini. Rispettivamente sono all’Ascoli e al Cagliari, ma entrambi classe 99 meritano di rientrare a Trigoria. E magari con Pinamonti, il centravanti chiesto all’Inter per inserirlo nell’affare Dzeko.