Sono ore caldissime per il filone del nuovo stadio della Roma. Alla luce del quarto incontro avvenuto in mattinata tra una delegazione dell’As Roma e la giunta di Fiumicino, il sindaco Esterino Montino è intervenuto ai microfoni di Centro Suono Sport 101.5 Fm, nel contenitore pomeridiano ‘1927’. Queste le parole del primo cittadino della cittadina laziale:
Il 14 giugno scorso dichiarò che servissero nuove verifiche da entrambe le parti. Oggi Sindaco si è tenuto un nuovo incontro con l’As Roma. Può confermarlo? Che aggiornamenti ci sono?
“Si c’è stato, confermo. Con i vertici della Roma ci siamo incontrati, è la quarta volta e l’ho detto più volte: anche oggi era un incontro non decisivo, non da parte nostra ovviamente, perchè la Roma in quanto società voleva capire meglio un’eventuale tempistica, per evitare di non passare dalla padella alla brace come si dice. Evitare così lungaggini ulteriori, nell’eventuale passaggio a Fiumicino. Giustamente l’As Roma vuole avere la certezza di un percorso non facilitato, ma normale e che sia dentro tempi umani. Sul piano della tempistica abbiamo risposto che, essendo un’area edificabile da tantissimo tempo, molto più grande, potranno scegliere dentro un comparto di 400 ettari e hanno bisogno di 50 ettari, con addirittura atti e convenzioni esecutive, senza bisogno di varianti sostanziali. E’ un’area facilitata anche in termini di procedura, che si può fare sulla base della legge n.36 della regione Lazio articolo 1. Al netto di tutti i permessi necessari, si potrebbe fare entro 18 mesi massimo. Abbiamo parlato con la Roma, offriremo loro nuovi elementi nel mese di agosto alla società. Poi dopo è chiaro che c’è un dato più sostanziale che riguarda la Roma che è ovviamente la fuoriuscita dalla situazione di Roma”
Sono trascorsi 2740 giorni dal lancio del progetto stadio della Roma e sono cambiate tre giunte comunali. Ha il sentore reale che le trattative tra l’As Roma e la giunta grillina si siano complicate a tal punto da naufragare?
“Per delicatezza e rispetto della Sindaca Raggi, non voglio infierire su nessuno e mi astengo da considerazioni critiche. Sono passati 3 sindaci e 3 Papi, è evidente che per un investitore privato che cerca di fare un investimento importante, veder trascorrere tutti questi giorni porta a dalle criticità. Credo sarebbe accaduto a chiunque. E’ chiaro che ci sia qualcosa che non funzioni. La mia disponibilità dall’inizio non è stata mai in concorrenza con quella di Roma. Ho sempre detto: se per caso per una serie di motivi, spero di no, a Roma non si dovesse fare, sappiate che a 7 km in un’area infrastrutturata avete la possibilità di farlo”
E’ previsto un viaggio di Pallotta nella capitale a settembre. Ha mai sentito telefonicamente o in conference call il presidente giallorosso?
“No non ho mai sentito Pallotta, ma nei primi incontri ho avuto modo di conoscere anche dei tecnici americani vicini al presidente. Un procuratore legale e un tecnico americano vicini al presidente giallorosso”
Quali sarebbero i vantaggi per il club giallorosso, qualora si desse il via all’operazione Fiumicino?
“A Fiumicino si parla di stadio e quello che è connesso allo stesso con la parte commerciale e gli uffici. Non sarà presa in considerazione la parte residenziale, i famosi palazzoni. L’investimento sarebbe decisamente inferiore in merito alle cubature rispetto a quello attuale. Questa è un’area fortemente infrastrutturata, perchè siamo al fianco dell’A12 e della Roma-Fiumicino, con due caselli già programmati che si immetterebbero, già appaltati e che si faranno a prescindere.
l’altro è di competenza degli aeroporti romani, Cargo City. C’è la ferrovia, come è noto, ed è ad alta velocità, va dentro l’ aeroporto e passa esattamente a 2 km dall’area dove si farebbe lo stadio, per coprire 2 km basta poco, dalla ferrovia di parco Leonardo si scavalca l’autostrada e si raggiunge lo stadio, quindi avremmo anche il collegamento su ferro. Abbiamo diverse altre opere infrastrutturali non impegnative sotto l’aspetto finanziario da poter concretizzare. Inoltre non stiamo vicino all’area delicata del Tevere e non c’è alcun rischio idrogeologico.
In termini di investimento complessivo quanto costerebbe alla Roma il nuovo progetto rispetto al miliardo di euro paventato su quello attuale?
“Costerebbe molto molto meno, parliamo di uno sviluppo pari a 100 mila metri di superficie, rispetto a parecchie centinaia di migliaia per quanto riguarda quello di Roma. Sul valore assoluto non sono in grado di dirlo, finchè non avremo dei dettagli tecnici. Se fosse per le nostre procedure comunali, viste le caratteristiche dell’area, francamente parlerei di mesi, ma poichè bisogna fare la valutazione di impatto ambientale che spetta alla Regione e non a noi, mi tengo prudente, perchè non è un percorso che ci riguardi. I 18 mesi sono coerenti con il ”
Da quando è sorta la concreta alternativa di spostare il progetto dello stadio della Roma a Fiumicino, mai negato pubblicamente da lei o da esponenti del club, in molti hanno sostenuto che si trattasse esclusivamente di un tentativo di forzare la mano con la giunta capitolina. E’ così? “Le intenzioni le vedremo alla fine, dico che non credo che per quattro volte di seguito si spostano dei tecnici, il vicepresidente della Roma per fare una discussione di merito con incartamenti importanti, senza avere un certo interesse. Se Roma dovesse rimanere incagliata, credo che la Roma voglia una soluzione concreta e vera. C’è un tentativo reale e importante”
Ci sarà un nuovo incontro?
“Non abbiamo fissato ancora la data, ma sicuramente dopo le ferie, a settembre, ci saranno nuovi contatti e capiremo gli sviluppi”