Scommessopoli, Quadrini al controattacco: “La Figc sapeva tutto da un mese”

Scommessopoli, Quadrini al controattacco: “La Figc sapeva tutto da un mese”

SHARE

“La Figc sapeva tutto da un mese”. Daniele Quadrini, il calciatore del Sassuolo indagato a Cremona per associazione a delinquere e ascoltato ieri in procura a Roma, lo ha ripetuto davanti al pm Mario Ardigò. Perché Quadrini, nei primi giorni di maggio, esattamente come Daniele Corvia, giocatore del Lecce, aveva presentato un esposto alla procura Federale e alla magistratura ordinaria per denunciare il tentativo di estorsione: il 29 aprile, al telefono, un tale Massimo (oggi identificato come Erodiani) gli chiedeva denaro per non avere rispettato gli accordi su una partita da combinare. Quadrini ha risposto alle domande del pm, soprattutto in merito all’incontro Siena-Sassuolo, finito con la vittoria del toscani per 4-0 e al centro delle intercettazioni dell’inchiesta di Cremona. I magistrati di Cremona gli contestano di avere ricevuto 45 mila euro per truccare quella partita. Ma il calciatore ha respinto tutte le accuse. Assistito dagli avvocati Massimo Ciardullo e Giovanni Del Re, ha ripetuto più volte: “Sassuolo-Siena è stata una partita regolare. Non ho avuto contatti anomali con nessuno né prima né dopo”. Eppure il 29 aprile «Massimo» gli aveva chiesto la restituzione di 36 mila euro per la mancata vincita. Nella denuncia, ribadita davanti al pm, Quadrini ripercorreva la vicenda. E’ stato proprio Ciardullo a chiedere al magistrato che il calciatore fosse sentito. Il legale aveva tentato, senza successo, di ottenere una convocazione dai pm di Cremona.

NO COMMENTS

LEAVE A REPLY

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.