IL TEMPO (F. BIAFORA) – «Niente alibi». Alla vigilia della terza giornata di campionato contro il Sassuolo, Fonseca ha scacciato con fermezza il fantasma degli infortuni, che hanno toccato quota cinque da inizio stagione con lo stop di Smalling: «Stiamo sviluppando dei programmi rigorosi per prevenirli, anche se non si può al 100%. Stiamo cercando di gestire al meglio il gruppo, soprattutto quelli più a rischio». Il tecnico portoghese è apparso totalmente concentrato sulla sfida con gli uomini di De Zerbi e, per evitare di replicare il record della Roma di Luis Enrique che non aveva vinto nessuna delle prime tre partite stagionali, ha evitato di dare qualsiasi indicazione tattica all’allenatore avversario, limitandosi a coccolare Mihitaryan, Pellegrini e Zaniolo, pronti a formare il tridente alle spalle di Dzeko: «Mick è in buone condizioni fisiche, è intelligente e può giocare. Lorenzo può fare diversi ruoli, sa e capisce come deve giocare in ogni posizione. Sono soddisfatto di Nicolò, anche se deve migliorare il suo modo di capire il gioco, è un processo di crescita. Ha qualità eccellenti e riponiamo in lui fiducia e speranza».
In mediana è previsto l’esordio dell’altro nuovo acquisto, l’ex fiorentino Veretout, in netto vantaggio su Diawara per far coppia con Cristante a protezione della difesa. La linea arretrata vedrà invece la presenza di Florenzi e Kolarov sugli esterni,con il serbo che dovrà stare più basso rispetto al compagno di reparto, mentre al centro, visto il forfait di Smalling, è ballottaggio tra Mancini e Juan Jesus per completare la coppia con Fazio. Fonseca in conferenza ha promosso il mercato e si è poi soffermato su alcuni concetti legati alla sua idea di calcio; «Contro la Lazio la squadra è diventata troppo passiva col passare dei minuti, non voglio ripetere quella prestazione. La voglio coraggiosa e che pressi alto, ma al momento giusto. Mi sto adattando all’Italia, ma ci sono principi sui quali non intendo arretrare ed è necessario un netto cambio di mentalità per far capire i vantaggi che derivano dall’avere la palla, sia in fase offensiva che difensiva».
Guardando in casa Sassuolo, reduce dal ko con il Torino nella gara d’esordio e dal successo contro la Sampdoria, il dubbio riguarda il modulo da adottare tra il 4-3-3 e il 4-3-1-2, con la difesa a tre che è ancora da collaudare. Nella prima ipotesi il tridente offensivo sarà formato da Berardi, Caputo e Boga, con Defrel lasciato inizialmente in panchina. Se De Zerbi dovesse invece optare per la formazione con il trequartista, Traoré spera in una maglia da titolare. L’unico ballottaggio sembra quello sulla fascia difensiva tra Muldur (favorito) e Toljan. «Loro hanno – ha dichiarato De Zerbi in conferenza – un’identità chiara, ma anche noi andremo a fare partita, sapendo che avremo di fronte una squadra forte, con giocatori forti. Mi piace il calcio di Fonseca, portano tanti uomini in avanti, costruiscono il gioco dal basso cercando la pulizia del gioco». L’allenatore giallorosso è più che pronto a raccogliere il guanto di sfida.