IL TEMPO (F. BIAFORA) – “Le condizioni di Dzeko non sono quelle ideali”. Alla vigilia della partita tra Sampdoria e Roma Fonseca non ha voluto regalare alcun vantaggio di formazione all’ex tecnico giallorosso Ranieri, confermando solamente che Dzeko, reduce dall’operazione per una doppia frattura, non sarà in campo dal primo minuto come consigliato a più riprese dai medici. L’allenatore dei capitolini, pronto a lanciare Kalinic tra i titolari, è rimasto più che abbottonato sullo schieramento iniziale della propria squadra, non sciogliendo l’unico dubbio, quello sulla presenza o meno di Pastore (considerato un’alternativa a Veretout e Cristante insieme a Santon). Come avvenuto nei giorni scorsi anche nella rifinitura Fonseca ha provato due soluzioni tattiche: una prevede l’impiego del Flaco sulla trequarti con Kluivert e Zaniolo, l’altra invece vede lo spostamento di Florenzi nel ruolo di esterno offensivo, con il conseguente scivolamento di Zaniolo alle spalle del centravanti croato e l’inserimento di Spinazzola in difesa con Smalling, Mancini e Kolarov. Il secondo piano tattico si applicherebbe in caso di campo pesante, una condizione non adatta ad un fisico come quello di Pastore. Fonseca ha curato la preparazione della gara nei minimi particolari, ben conscio delle tante insidie della sfida: “Mi aspetto una partita difficile, nelle ultime dieci trasferte contro la Samp la Roma ne ha vinte solo due. Il cambio dell’allenatore di solito porta ad una reazione positiva e poi è atteso del maltempo. Nonostante tutto saremo pronti e preparati”. Il portoghese, che non è voluto ritornare sulla squalifica e sulla vittoria a metà del ricorso contro la sanzione, lascerà la guida della squadra al suo vice Nuno Campos, una situazione che non spaventa minimamente il tecnico: “E’ un collaboratore con il quale lavoro dall’inizio della mia carriera e gode di tutta la mia fiducia. Una persona con la quale c’è la massima intesa e con cui non devo neanche parlare per capirci e lui per capire quello che succederà in campo”. Fonseca, interrogato sui tanti infortuni visti nel mondo del calcio ultimamente, ha pronunciato parole dure nei confronti di chi gestisce i calendari, affrontando poi il tema relativo al messaggio di Under su Twitter che tanto ha fatto discutere nei giorni passati: “Come ha detto Tuchel si stanno ammazzando i grandi giocatori, è umanamente impossibile giocare tante partite in così poco tempo. Under? Calcio e politica sono due cose ben distinte e separate e che non devono neanche entrare nella stessa casa”. Sull’altra panchina di Marassi siederà invece Ranieri: “La Roma la conosco bene, spero – ha detto ridendo in conferenza – di averlo spiegato bene anche ai ragazzi. Mi aspetto una Roma che vuole far bene, è una rosa costruita per lottare per l’Europa ma noi faremo di tutto per fare la nostra partita. Non vedo l’ora di farmi voler bene dai tifosi. Sono soddisfatto, i ragazzi hanno messo molto entusiasmo e molta concentrazione”. L’allenatore blucerchiato si affiderà al 4-3-1-2, con Ramirez a supporto di Gabbiadini e Quagliarella, con la speranza di fare uno scherzo alla sua ex squadra nel giorno del suo 68° compleanno.