IL TEMPO (F. BIAFORA) – Lukaku, Dalbert, Kessie, Pjanic e ora Vieira. Con i «buu» indirizzati al mediano della Sampdoria – «Li ho sentiti, ma non ne voglio parlare, succede troppo spesso» ha detto il ragazzo nel post-gara – si allunga la lista dei calciatori vittime di razzismo in questa prima fetta di campionato. Nel corso della sfida, alcuni tifosi dei circa 2000 presenti nel settore ospiti giallorosso hanno beccato il giocatore di colore della Samp, un comportamento annotato dal quarto uomo Giua.
Dopo il termine della partita il club di Trigoria, che già aveva daspato a vita un uomo che aveva rivolto tramite i social insulti razzisti a Juan Jesus, ha diffuso un comunicato per scusarsi con il calciatore: «Ci scusiamo con Ronaldo Vieira per i buu razzisti subiti. La società non tollera alcun genere di razzismo e supporterà le autorità nell’individuare e, conseguentemente, mettere al bando i responsabili degli insulti razzisti nei confronti del centrocampista». In attesa delle mosse della Roma bisognerà capire che cosa farà il giudice sportivo in base a quanto hanno percepito gli ispettori federali che nel loro referto hanno scritto che solo un 10% della tifoseria romanista sì è reso protagonista dell’evento.