La Roma umilia l’Udinese per 4-0 e sorpassa il Napoli piazzandosi al quarto posto in classifica. Fonseca è in Champions nonostante l’emergenza che rifila 7 assenti e l’ennesima ingiustizia che ha fatto rimanere in giallorossi in 10 per la svista di Irrati che ha cacciato Fazio senza motivo. Giocano i resti e danno spettacolo, si scatenano ed è una questione di orgoglio. Il turnover c’è, ma è essenziale proprio come la Roma di questi tempi: compatta, pratica ed efficace. Zaniolo segna subito il terzo gol consecutivo, il decimo con la maglia giallorossa, il primo in trasferta. Sul lanci di Kolarov è bravo a tagliare in mezzo sfruttando il movimento di Dzeko. Di classe il tocco per il vantaggio. La Roma è padrone del match con Kluivert e Dzeko che guidano l’assalto appoggiandosi al talento di Pastore, all’esplosiva fisicità di Zaniolo e al dinamismo di Veretout. I capitolini sprecano il raddoppio e la vecchia legge del calcio li punisce. Irrati espelle Fazio con Okaka che gli scivola accanto e che addirittura si fa lo sgambetto da solo. L’auricolare dell’arbitro non funziona e il VAR Mazzoleni comunica con il quarto uomo e non reputandolo un errore grave rinuncia a correggere il collega. La Roma però non si piega e domina con Smalling che raddoppia a porta vuota. Non c’è più partita: Pastore imbuca per Kluivert per il tris e il rigore di Kolarov sigilla il risultato.
Fonte:Il Messaggero