LEGGO (F. BALZANI) – C’è un posto in Italia dove ogni allenatore (chi prima chi dopo) viene inghiottito. Si chiama Trigoria e non importa che tu sia francese, boemo, portoghese o italiano. Forse non lo sapeva Fonseca che si ritrova, dopo appena 7 mesi dal suo arrivo, già alla sbarra per l’ennesimo processo alla Roma. Nel 2020, infatti, Paulo ha collezionato 5 sconfitte in 8 partite ottenendo una media da retrocessione. Un crollo totale che coinvolge tutte le componenti: fisica, mentale, tattica. Una media che lo scorso anno è costata al posto a Di Francesco. Eusebio a questo punto della stagione aveva un solo punto in meno rispetto alla Roma attuale ma aveva ottenuto la qualificazione agli ottavi di Champions. Zeman, proprio alla 23esima giornata, fu cacciato con 34 punti.
La permanenza di Fonseca (per ora) non è in dubbio, ma il tecnico si sta giocando una grossa fetta di credibilità per il futuro con Friedkin. Gli alibi dei tanti infortuni, di un mercato deprimente e del passaggio societario reggono ancora, ma compaiono pure i primi capi d’accusa. In primis quelli riguardanti l’ordine tattico di una squadra che anziché dominare (come voleva Fonseca) è costantemente dominata dagli avversari che si chiamino Juve o Bologna. La Roma ha imboccato un vicolo cieco fatto di squilibri tra i reparti e difficoltà nell’1 contro 1 soprattutto sulle fasce. Palesi pure le difficoltà nel costruire azioni limpide in zona offensiva soprattutto dopo l’infortunio di Zaniolo (che ieri ha ufficializzato la storia con la nuova fidanzata, l’attrice Elisa Visari). La soluzione a breve prevede due strade: il ritorno al 4-1-4-1 con Mancini a centrocampo o la difesa a tre. Di fatto il 4-2-3-1 marchio di fabbrica del tecnico sta naufragando. Anche nella scelta dei singoli Fonseca si è mostrato poco coerente rivoluzionando di volta in volta gerarchie e formazioni. Sotto accusa anche la mancanza di carattere di una squadra senza più capitani. E non è piaciuta ai tifosi la concessione di 36 ore di svago post Bologna, tanto meno le foto social dello stesso Fonseca che si è rilassato sorridente tra le vie di Siena insieme alla compagna. Sabato a Bergamo la Roma si gioca un bel pezzo di Champions. Senza il 4° posto Fonseca rischia di fare le valigie a giugno anche perché con l’arrivo di Friedkin è più semplice ipotizzare un cambio di rotta sulla scelta del tecnico. Si cerca una figura alla Conte, e il nome di Allegri è qualcosa più di una semplice suggestione.