Utilizzando il gergo dei marinai, Dan Friedkin si è messo alla cappa sperando che il contesto mondiale non affondi la barca (alias la trattativa) per l’acquisto della Roma. Nel frattempo Pallotta, osservando l’oceano dai grattacieli trendy di Seaport, ha accettato di dedicarsi al piano B. Come riferisce il Corriere dello Sport, l’attuale proprietario della Roma, in questo momento caotico, per salvaguardare il bene, ha comprensibilmente deciso di garantire continuità, rassicurando Fienga e il resto del management italiano sull’intenzione di immettere altra liquidità nella Roma. Entro il 31 dicembre va concluso l’aumento di capitale (fino a un massimo di 150 milioni) per rientrare nei parametri del nostro codice civile. Pallotta immaginava che una parte sarebbe stata delegata a Friedkin, ma gli sviluppi della pandemia lasciano pensare che non ci siano i tempi tecnici perché il futuro acquirente entri in campo per velocizzare la manovra.