La necessità di concludere i campionati, per poi lasciare spazio alle fasi finali delle Coppe. Questo l’argomento delle riunioni tenute in questi giorni da Uefa, Eca e leghe europee. La data limite resta quella dell’ultimo fine settimana di luglio: da qui in avanti lo spazio dovrà (dovrebbe) essere occupato solo dall’Europa League e dalla Champions con le finali rispettivamente il 26 e il 29 di agosto.
Come riferisce TUttosport, il tour de force delle videoconferenze non è finito: oggi si collegheranno i presidenti delle 55 Federazioni e poi sarà il turno del Comitato esecutivo che ufficializzerà i criteri per determinare le squadre qualificate alle competizioni Uefa, nel caso in cui alcuni campionati non riprendessero. Dopo aver ribadito, però, che la mancata ripresa dovrà essere decisa esclusivamente dai Governi e non derivare da decisioni delle Federazioni. E’ stato anticipato che i club designati dovranno attenersi a criteri di “trasparenza, equità e oggettività”. Escluse ipotesi come il ranking storico e non convincono nemmeno quelle che prendono in esami i coefficienti UEFA. In ogni caso, anche ieri è stato ribadito che prevarrà il “merito sportivo”: i verdetti che arrivano dal campo spazzeranno via ogni discussione.