Era il 14 agosto 2015, Edin Dzeko era al debutto con la Roma che schiantava il Siviglia in amichevole per 6-4, con una gran doppietta del centravanti bosniaco. Ora toccherà di nuovo al Siviglia vagliare le ambizioni di un gruppo che, adesso molto più che allora, ha in Dzeko il vero leader.
Come scrive la Gazzetta dello Sport, in questi cinque anni, infatti, l’attaccante di Sarajevo non si è limitato a fare il cannoniere. I 106 gol realizzati fino a questo momento paiono solo un trampolino verso il traguardo successivo: agganciare il podio dei bomber giallorossi, dove al terzo posto, al momento, c’è Amedeo Amadei a quota 111 reti. Davanti, poi, avrà solo le stelle più lucenti, cioè Roberto Pruzzo (138) e Francesco Totti (307). «Per raggiungerli tutti e due dovrei giocare altri dieci anni», ha scherzato Edin, che tra l’altro in un lustro ha mostrato anche di non essere un rigorista, depauperando così un potenziale tesoro.
Il matrimonio con la maglia giallorossa sembra destinato a continuare. La dirigenza, infatti, ha intenzione di prolungare il contratto del centravanti fino al 2023, spalmando un ingaggio che è al momento il più alto di tutta la squadra (con i bonus arriva a oltre 7 milioni netti).