La Roma oggi passerà ufficialmente nelle mani di Dan Friedkin per un affare complessivo da 591 milioni di euro. La pandemia costringerà i due americani a stringersi le mani telematicamente e scambiarsi i documenti via email. Houston e Boston le basi, con notaio a Roma, mentre Londra non dovrebbe essere coinvolta. Dopo il closing, il nuovo presidente saluterà i tifosi giallorossi tramite i canali del club, a seguire andrà in scena il primo vertice dell’èra Friedkin in conference call con l’ex management di Pallotta.
Come riporta il Messaggero, niente proclami, progetto a medio termine e risanamento dei conti sono gli obiettivi, almeno all’inizio. Niente colpi ad effetto, Zaniolo e Pellegrini resteranno, così come rimarrà Fonseca che sarà, però, sotto esame. Il mercato, invece, sarà gestito dall’attuale CEO Fienga e Morgan De Sanctis. Solo dopo Friedkin darà l’assalto al ds: Paratici, Ausilio e Giuntoli i nomi in lizza, in più anche Ramon Planes.
Sarà Dan a ricoprire la carica di presidente. Subito dopo la firma, decadrà l’attuale Consiglio di Amministrazione: usciranno Pallotta ed altre sei componenti americani, entreranno Dan e Ryan Friedkin con almeno i tre fidati collaborati, Marc Watts, Eric Williamson e Brian Walker. A fine settembre Friedkin lancerà l’Opa, poi scatterà la procedura di delisting.