FOCUS CGR – New Balance ma non solo. La Roma lavora all’accordo con il nuovo sponsor tecnico, ma ancora non ci sono certezze. La parola ultima sarà, come in ogni aspetto del nuovo emisfero giallorosso, di Dan e Ryan Friedkin, che decideranno nelle prossime settimane, ma i tavoli aperti sono diversi. Prima del passaggio societario infatti, Francesco Calvo – Chief Operating Officer e Responsabile primario del Marketing giallorosso – aveva individuato in Adidas l’interlocutore numero uno come nuovo Sponsor Tecnico. Secondo quanto appreso da CGR resta ancora Adidas il primario obiettivo della società. Oggi in Serie A sono Juventus e Cagliari ad indossare il marchio teutonico, con una chiara e ovvia differenza in termini di remunerazione: al club bianconero infatti – individuato come società di riferimento in Italia – l’Adidas versa 51 milioni di euro annui, royalties escluse. In termini di distribuzione la Roma sarebbe favorita da un accordo con Adidas rispetto ad altri marchi.
Parallelamente confermati i contatti approfonditi con New Balance (curiosamente azienda di Boston, cioè città dove risiede James Pallotta) con cui sarebbe stata trovata un’intesa di massima per il prossimo quadriennio, che porterebbe nelle casse giallorosse circa 4 milioni di euro più un 30% sulla vendita del materiale tecnico. Un accordo che quindi aumenterebbe i ricavi rispetto a quanto ogni anno Nike versava nelle casse giallorosse, ma a livello di distribuzione non avrebbe le stesse potenzialità di Adidas.
Come noto, l’accordo con il ‘baffo’ americano è stato rescisso con 18 mesi d’anticipo, ma per iniziare a lavorare al nuovo materiale tecnico della prossima stagione bisognerebbe accordarsi entro brevissimo tempo con una nuova casa produttrice. Non è da escludere dunque che, in assenza di novità ufficiali entro l’autunno, la Roma il prossimo anno vada in campo con materiale autoprodotto o meglio, fornito ancora dalla Nike, che ha già preparato i modelli delle nuove maglie della prossima stagione. Se la Roma scegliesse tale soluzione, per trovare lo sponsor tecnico ideale anche in funzione della crisi causata dalla pandemia mondiale, potrebbe indossare una prima maglia Home rossa, senza il logo Nike e i modelli sarebbero già presenti sui tavoli di Viale Tolstoj (la seconda e la terza per esser utilizzate dovrebbero obbligatoriamente sfoggiare il marchio Nike). Non resta che aspettare dunque, la palla a Friedkin.
