Paulo Fonseca ha incassato con il consueto stile la sconfitta di San Siro, che però ha mostrato i soliti limiti della Roma di campionato: docile negli scontri diretti, friabile in difesa, inefficiente in attacco. Da qui l’idea se non l’intenzione di cambiare qualcosa per contrastare la Lazio che all’andata sfruttò con incredibile facilità il lancio lungo e il contropiede, vincendo il derby in poche mosse. In ballo c’è l’ipotesi del ritorno alla difesa a tre, o se preferite a cinque, che sarebbe favorita dal rendimento rassicurante di Kumbulla e dal recupero di Ibañez, a suo agio nel ruolo di centrale.
Ma soprattutto si avverte un ballottaggio interessante in attacco, dove Borja Mayoral spera di soffiare il posto a Dzeko. Lo spagnolo ha segnato 17 gol in stagione, di cui 10 in campionato, eguagliando predecessori di almeno 60 anni fa. Secondo le statistiche pubblicate dal sito della Roma, non accadeva dai tempi di Pedro Manfredini che un attaccante Under 25 non segnasse così tanto alla prima stagione in giallorosso.
Come scrive il Corriere dello Sport, sono numeri da grande giocatore, anche se è corretto parametrarli agli avversari incontrati: 6 gol su 10 in Serie A sono venuti contro neopromosse e gli altri 4 contro squadre dal decimo posto in giù. Però Fonseca contro l’Inter lo ha tenuto in panchina per tutta la partita, tre giorni dopo la doppietta al Crotone. Questo lascia credere che nel derby possa avere spazio, se si pensa che dalla tredicesima giornata in poi Borja Mayoral ha sempre giocato almeno uno spezzone di gara. Ma c’è anche una ragione tattica a rendere credibile il duello: rispetto a Dzeko, Borja garantisce equilibrio difensivo perché è abituato al lavoro di sacrificio senza palla.