Oggi pomeriggio sarà in campo a Frosinone con l’Italia Under 20, nel frattempo Edoardo Bove si gode la promozione arrivata nella prima squadra della Roma. Il centrocampista giallorosso ne ha parlato in un’intervista al Corriere dello Sport. Questo un estratto:
Essere romano, romanista e giocare nella Roma. Cosa significa?
«Un’emozione indescrivibile. Avete presente quando i tifosi hanno cantato l’inno all’Olimpico senza la musica? Mi sono venuti i brividi, come se fossi sugli spalti con loro. Trigoria è la mia seconda casa»
Ha ricevuto i complimenti di Mourinho…
«Nonostante la carriera da vincente, Mourinho ha l’umiltà di considerare i giovani. Parla con nei, scherza, ci dà consigli. Posso essergli solo grato. E non soltanto è mi ha fatto entrare contro la Fiorentina. Mi dice di stare sempre sul pezzo, che le opportunità prima o poi arrivano»
E i compagni?
«Pellegrini è un punto di riferimento. Lui ha fatto prima di me questo percorso e sa cosa significa. Anche Gianluca Mancini è un altro di quelli che mi incoraggia e mi bastona quando serve»
Nell’Under 20 di Bollini gioca mezzala, in Primavera agiva spesso da trequartista, nella Roma c’è il 4-2-3-1.Qual è il ruolo di Bove?
«A centrocampo riesco ad adattarmi bene a qualsiasi compito. Fare la mezzala mi piace perché posso inserirmi di più in zona gol»
Guardiamo al futuro. Ci dica il sogno più grande che ha.
«Essere felice come uomo. Poi, perché no, vincere un Mondiale con l’Italia e magari segnare un gol sotto la Sud all’ultimo minuto. Ma prima di tutto voglio essere una persona felice e realizzata».