CONFERENZA STAMPA – Le parole di Josè Mourinho in sala stampa alla vigilia di Sampdoria-Roma:
Sono tutti a disposizione per la Samp? Zaniolo e Spinazzola?
“Spinazzola le notizie sono positive, però che voi stiate cercando di avere per forza un esordio o un momento sicuro del suo ritorno e questo è impossibile. Sono troppi mesi che non si allena con la squadra, inizierà progressivamente a lavorare con la squadra, siamo tutti contenti, il giocatore, il dipartimento medico, ma ci vuole serenità. Non possiamo dire quando sicuramente tornerà, se la prossima settimana o l’ultima partita. Il giocatore è super felice, è tutto positivo e questo è il più importante. Zaniolo è infortunato, è arrivato infortunato dalla Nazionale, con un problema ai flessori, non si è allenato giovedì, ieri e oggi e non è disponibile per domani. Gli altri nessun problema, Mancini è stato gestito, lunedì non era al top ma giovedì si è allenato con la squadra. Vina e Felix che sono tornati ieri stanno bene”
Veretout?
“Non si è allenato con la squadra neanche oggi e non bisogna dire quello che non posso dire, ma non è disponibile per domani”
Zaniolo come sta vivendo questa fase?
“Mi ero preparato che fosse la seconda domanda questa, me l’ero scritto (Ride ndr). Parlo solo di quello che succede qui, per principio non parlo della Nazionale. Ovviamente mi dispiace tanto che l’Italia non sia qualificata al Mondiale, ovviamente se ci fosse stata una finale col Portogallo non avrei nascosto la mia preferenza ovvia per il Portogallo, ma per una persona che lavora qui, che rispetta il nostro campionato, mi dispiace tanto. Su Zaniolo unica cosa che posso dire è che ci sono tanti giocatori che vanno in panchina ogni tanto, una partita, ed è una cosa normale, naturale. Non vedo questo tipo di domanda con altri club o altri allenatori. Zaniolo è andato in panchina nel derby, abbiamo adottato una strategia diversa con un obiettivo di vincere la partita, lo abbiamo fatto. Non c’è storia. Dopo va in Nazionale, quello che è successo lì non lo commento. E’ arrivato qui il giovedì mattina con un problema ai flessori, non posso commentare quello che succede lì ne controllarlo. Non si è allenato in questi tre giorni, mi ha detto che non è disponibile e non c’è altra storia. Non voglio rispondere più a niente su Zaniolo. Non vi vedo chiedere ad Allegri perchè non gioca Bernardeschi o Peppino, o a Inzaghi perchè non gioca Edin. Qui c’è un’ossessione per la situazione di Zaniolo. Se vuoi sapere qualcosa di più chiama Nicolò o il suo entourage”
In questi giorni si è fatto un processo all’Italia per la mancata qualificazione ai Mondiali. Abbiamo squadre fuori dalla Champions e quasi tutte dall’Europa League. Ha una sua spiegazione del nostro calo?
“Ho la mia opinione, basata sulla mia esperienza in Italia in due periodi diversi, basata sul fatto che ho lavorato in Spagna e Inghilterra, ma non voglio condividerla, perchè non sarebbe etica. Se qualcuno che ha la responsabilità o potere istituzionale mi chiede un’opinione privata, lo farò con piacere. Ho lavorato qui 3 anni e mi sento molto bene, se c’è un’opinione che in privato posso condividere sono a disposizione, ma alimentare un giudizio pubblico non lo farò”
La preoccupa il fatto che la Roma ha pareggiato sempre dopo grandi vittorie?
“Qualche volta il pareggio non è un disastro, a volte è un risultato che arriva contro avversari che giocano per ‘rubare’ punti. Qualche volta invece può succedere ad una squadra che non ha ancora una mentalità e sapere come si gioca per vincere sempre, di perdere punti. Quando capisci invece che giocare sempre per vincere, senza avere cali di concentrazione sposta nel centrare o meno un obiettivo. Ieri ne abbiamo parlato di questa situazione, nel senso che l’unico derby che mi interessa è quello della prossima stagione, quello vinto ora non mi interessa più, sono tre punti che stanno lì. Ora dobbiamo pensare alla Samp, ad un allenatore bravo come Giampaolo, ad una tifoseria innamorata e uno stadio bellissimo dove andremo a giocare, ad una squadra che ha bisogno di vincere per stare tranquilla, alle insidie che troveremo e non possiamo andare sotto il nostro livello, dobbiamo giocare veramente bene per vincere”
Questo assetto diverso con due giocatori dietro Abraham può diventare una cosa definitiva? La difesa a tre è una strada anche per il futuro?
“Dopo averti sentito in radio mi aspettavo una domanda più super violenta, in radio sei molto aggressivo, ora mi fai una domanda soft. Giocare a tre ha dato affidabilità alla squadra, con El Shaarawy o Zalewski abbiamo un quinto e non un terzino, giocare a tre ci ha dato stabilità che mancava da tempo. Domani proseguiremo così, nella prossima stagione non lo so perchè dipende da tante cose. Abbiamo già giocato con due dietro Tammy, c’è una dinamica che dipende dalla situazione e dalle caratteristiche dell’avversario. Nel Derby era ideale farlo, abbiamo analizzato bene la Lazio e abbiamo deciso di giocare con Sergio e Bryan in posizione più di controllo di Milinkovic e Luis Alberto, con Miki in quella posizione. Ma lì abbiamo diverse soluzioni anche Felix, Shomu e lo stesso Zaniolo”
Quanto è importante giocare e lottare per il quinto posto viste le tante indagini che riguardano le squadre sopra di voi?
“Non è la mia mentalità, non cambia il modo di allenare, i giocatori sanno che possiamo finire dal quinto all’ottavo posto, e la differenza è drammatica, quinti significa Europa League, ottavi niente. Per questo dobbiamo cercare di fare più punti possibili e cercare la miglior classifica possibile”
In una classifica virtuale sareste terzi, quella degli expected goal, sono numeri che aumentano rimpianti?
“E’ una classifica virtuale, purtroppo. Però questi dati che oggi esistono nel calcio si possono interpretare e possono aiutarti a pensare. Sappiamo che la Roma è una squadra offensiva, che crea, che avrebbe potuto fare risultati diversi ma è tutto virtuale. Il calcio è uno sport pratico, che segna di più o vince le partite fa risultati. Noi cerchiamo di giocare bene, a volte capita di farlo altre volte no, abbiamo bisogno di continuità, ora arriviamo da nove partite senza sconfitte, ma potevamo avere punti in più. Però tranquilli, c’è tanto da fare e da lavorare”