E’ il giorno decisivo per Henrik Mkhitaryan. La Roma ha dato tempo fino ad oggi, al giocatore armeno, per dare una risposta alla nuova offerta del club giallorosso. La società di Friedkin non avrebbe voluto rilanciare, ma la spinta di Mourinho, che ha convinto il gm Tiago Pinto a fare un passo avanti. Il seguente: un contratto di un anno da 3,6 milioni di base fissa, più 200 mila euro da aggiungere ogni 15 presenze, fino a un tetto massimo di 4,2 milioni, oltre ai premi di squadra. Contratto che si rinnoverebbe automaticamente per una seconda stagione, fino al 2024, alle stesse cifre in caso di qualificazione alla prossima Champions della Roma, oppure qualora l’armeno dovesse disputare almeno la metà delle partite. Il rinnovo scatterebbe anche in caso di qualificazione all’Europa League o alla Conference dei giallorossi, ma a quel punto sarebbe a cifre ridotte.
Come riporta la Gazzetta dello Sport, la Roma pensa di aver fatto il massimo, anche in considerazione della carta d’identità del calciatore. Ea maggior ragione tenendo a mente quanto l’armeno ha già guadagnato nella sua avventura con la Roma (circa 20 milioni netti in 3 anni). L’Inter ieri non ha avuto nuovi contatti con l’entourage del giocatore. Marotta e Ausilio ritengono di aver fatto tutto il necessario per convincerlo a scegliere Milano. Prova ne sia anche il fatto di aver informato la Roma della trattativa, passaggio formale che solitamente viene effettuato quando si ha la certezza di andare a dama con l’operazione.