Un malore, probabilmente un infarto, lo ha portato via questa mattina ad appena 51 anni. Andrea Pazzagli, ex portiere e preparatore degli estremi difensori delle nazionali giovanili, è morto mentre si trovava in vacanza con la famiglia a Punta Ala, in provincia di Grosseto. Fiorentino di nascita, classe 1960, Pazzagli era cresciuto nella squadra viola per poi approdare al Perugia, all’Ascoli e infine nel Milan di Sacchi, dove fu uno dei protagonisti dei grandi successi raccolti in quegli anni dal club rossonero. Successivamente si trasferì al Bologna e poi alla Roma, dove nel 1993-94 fu il terzo portiere dietro Giovanni Cervone e Fabrizio Lorieri. Pazzagli lascia una moglie e tre figli: il più grande, Edoardo, come il papà è portiere ed è cresciuto nel vivaio della Fiorentina. Il più piccolo, invece, ha solo otto anni. Pazzagli, che prima di approdare in nazionale era stato il preparatore dei portieri del Milan e della Fiorentina, aveva anche avviato una discreta carriera musicale, ottenendo il diploma ad honorem da Mogol per il disco “Spero che esistano gli angeli”. Pazzagli, sempre disponibile con i giornalisti (nelle ultime settimane aveva rilasciato diverse interviste ad alcuni portali sportivi), avrebbe dovuto essere mercoledì prossimo a Coverciano per una riunione tecnica con lo staff della nazionale Under 20.
