Pubblicate nel primo pomeriggio in un documento di 37 pagine, le motivazioni della Corte d’Appello Federale, relative alla sentenza che ha penalizzato la Juventus e i suoi dirigenti per il caso plusvalenze. Ecco un estratto: “La Juventus ha commesso un illecito grave, ripetuto e prolungato. I nuovi atti provano l’intenzionalità della Juventus. Intercettazioni inequivoche ed evidenze relative a interventi di nascondimentoe di documentazione o addirittura manipolatori delle fatture”
In particolare, si legge che il “Punto nodale del comportamento della FC Juventus S.p.A. è l’assenza di un qualunque metodo attendibile. Come ha ben evidenziato la Procura federale, e come emerge anche dalle sottolineature della stessa Consob a proposito dell’assenza di processi valutativi tracciabili, si giungeva a programmare sistematicamente la realizzazione di plusvalenze prescindendo dall’individuazione stessa del soggetto da scambiare, spesso indicato con una semplice “X” accanto al nome del giocatore della FC Juventus S.p.A. da cedere e ovviamente accanto al numero prestabilito di plusvalenza da realizzare. Il tutto, dunque, in un quadro chiaramente sintomatico di una ricerca artificiale di plusvalenze artificiali (come definite dal “Libro Nero di FP”), in alcun modo conseguenza di operazioni di effettivo mercato”.