Come al solito, la differenza l’ha fatta lui, José da Setubal. È bastato un gesto, a margine di Roma-Spezia , con i due indici a indicare il manto erboso e a ribadire “ Io resto qui”, per iniziare quella che ad oggi è una rincorsa tanto esaltante quanto quella ultima che ha portato a Budapest. In appena 16 giorni (chiusura nel pomeriggio) la Roma ha collezionato quasi 40mila abbonati (alla soglia mancano più o meno 500 tessere). Che si avvicinano a quota cinquantamila aggiungendo gli oltre 8 mila che hanno già acquistato il lascia passare per le coppe. (…)
Come scrive il Messaggero, la Roma, infatti, al di là di quelle che dovrebbero essere le logiche di mercato per uno stadio che è stato 36 volte sold out in stagione (non consecutivamente), ha proseguito in una politica dei prezzi calmierati lodevole. Prezzi invariati per le Curve e i distinti, con i rincari in alcune tribune, di appena 3,50 a partita. La risposta non si è fatta attendere. Un’euforia contagiosa che tuttavia non porterà al record di tessere. Quello della stagione 2002-03 (48.213) rimane inavvicinabile. Anche per scelta. (…)
A conti fatti, l’83% degli aventi diritto al rinnovo ha rinnovato. E la campagna si chiuderà con circa 4 mila abbonamenti in più rispetto allo scorso anno, quando l’euforia per l’arrivo di Dybala regalò un exploit finale senza precedenti. Per una squadra che non raggiunge la zona Champions dalla stagione 2018-19, il risultato è eccezionale. Un’affiliazione che non finisce qui. Perché l’attenzione ai tifosi in loco va di pari passo anche con quelli esteri e con la crescita del brand.