Lukaku è pronto a partire, è pronto a raggiungere Roma – dove lo aspettano migliaia di persone impazzite – e a diventare ufficialmente un giocatore di Mourinho. Ma anche dei Friedkin, Dan e Ryan, e di Tiago Pinto, loro sì a Londra da ieri. La base dell’accordo è un prestito in cui la Roma pagherà l’ingaggio del giocatore di circa 11 milioni.
Con il Chelsea si è parlato e si parla: di diritto di riscatto che potrebbe diventare obbligo dopo un certo numero di presenze, di un’eventuale nuova recompra di Abraham il prossimo anno, persino di amichevoli da organizzare in futuro. I rapporti tra le proprietà sono ottimi: Dan Friedkin da una parte e Todd Boehly dall’altra. Persone serie, persone perbene, che quando si sono sentite direttamente hanno dato il là al rush finale.
Da giorni la Roma aveva fiutato l’ipotesi di arrivare a Lukaku qualora il belga non fosse andato alla Juventus nella trattativa Vlahovic. Per questo, a inizio settimana, Pinto non ha chiuso per Zapata con l’Atalanta. Il lavoro da fare era doppio: convincere il Chelsea ad aprire al prestito, convincere Lukaku che da settimane si era promesso ad Allegri. L’Arabia non è mai stata un problema perché Romelu non voleva, e non vuole, andarci. Bisognava – bisogna – fare in fretta, però, per evitare inserimenti di altri club.
Così Mourinho ha parlato con il giocatore e Dan Friedkin con Boehly. Prima una telefonata, poi i due presidenti si sono visti ieri sera allo stadio. Nel frattempo Pinto studiava la sostenibilità dell’affare insieme al team legale della Roma. Incassato il sì del giocatore, e incassata la disponibilità del Chelsea, che ha tutto l’interesse a far sì che Lukaku non si svaluti e ha capito che non è questo l’anno per poterlo rivendere, Pinto e Ryan Friedkin sono partiti alle 16 da Ciampino e Dan Friedkin è andato per conto suo a Londra. Mentre la città impazziva d’amore ed eccitazione, il teatro dei sogni diventava Stamford Bridge, dove il Chelsea gioca e dove ha i suoi uffici. Lì, fino a tarda notte, i due club hanno trattato. Prima della partita, poi a cena dopo aver assistito alla vittoria dei Blues. Questa mattina ci saranno altri incontri per definire l’affare.
Come scrive il Corriere dello Sport, tutti i romanisti sperano che Lukaku mantenga la parola data, visto che sembra molto motivato all’idea di ritrovare Mou e una tifoseria che non aspetta altro che abbracciarlo. E tutti i romanisti sperano che non ci siano intoppi di natura economica a frenare l’affare.