Evan sorride. “Sto bene, sto bene”. Terzo piano, reparto di cardiologia dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine, diretto da Massimo Imazio. Da domenica sera fino a ieri pomeriggio Evan Ndicka, 24 anni, bravo difensore franco-ivoriano della Roma, è stato qui. E’ entrato con la paura, è uscito con il sorriso.
Come scrive la Gazzetta dello Sport, una porta che si apre, subito a destra c’è la stanza del calciatore, la prima. Una gentilezza della direzione dell’ospedale. “Vabbé, soltanto un saluto”. Più di un saluto, un messaggio, un abbraccio, una bella stretta di mano. Evan ha addosso una t-shirt d’allenamento della Roma con il numero 5 stampato in piccolo sul davanti, un pantalone di tuta scuro, tante garze e cerotti. Sono i segni della battaglia più importante. Gli esami, i tanti esami ai quali è stato sottoposto. E che, per fortuna, hanno dato esito negativo.
“Sto bene, molto meglio. Sono stato male soltanto in campo, allo stadio, poi qui è andato tutto bene. Ho sentito De Rossi e anche i compagni mi sono tutti vicini”. (…) Lo scrive la Gazzetta dello Sport.