Una Roma “in abito blu” (oggi vestirà la terza maglia scura), ma con poca voglia di eleganza e fronzoli: solo praticità e concretezza, nelle intenzioni. E con un tecnico, Ivan Juric, al debutto all’Olimpico dopo essere subentrato mercoledì scorso a Daniele De Rossi, che rilancia Paulo Dybala in grande stile sulla trequarti e che non arretra di un millimetro davanti all’obiettivo della stagione chiesto dai Friedkin: la Champions.
Come scrive la Gazzetta dello Sport, allora è inutile nascondersi: «L’obiettivo generale è entrare in Champions e restarci». E allora è pure superfluo, allo stesso modo, sottolineare come per arrivarci nell’Europa che conta ci voglia lo spirito di gruppo delle squadre del croato, ma anche i tocchi di classe della Joya: «Paulo è intelligente e fa un buonissimo lavoro difensivo — ha detto Juric —. Tutti conosciamo le qualità, vorrei farlo giocatore da attaccante destro e ho visto che fa tutte e due le fasi benissimo. È chiaro che non deve fare i 100 metri, non vedo nessun problema. In attacco, se sta bene veramente, è di grandissima qualità». Un Dybala nuovo ago della bilancia giallorossa, dunque, che potrà anche giocare all’occorrenza accanto al connazionale Matias Soulé, finito nell’anonimato nelle ultime giornate per esigenze tattiche.
E per sorprendere l’Udinese il tecnico punta ancora sull’aggressività nelle zone calde del campo, forte delle statistiche che hanno visto la scorsa stagione il suo Torino, ad esempio, risultare la seconda squadra in A per anticipi nella metà campo avversaria dopo l’Atalanta. […] Al resto potrà pensarci lui, Dybala. Che può ripartire oggi, dopo un’estate in cui è successo di tutto, per fare quello che gli riesce meglio: il giocoliere, il fantasista, il talento «intelligente», per dirla col nuovo tecnico.