Riccardo Trevisani, giornalista Sky ed esperto del calcio spagnolo, parla di alcuni obiettivi di mercato della Roma tra cui Osvaldo, passato da poche ore all’Atletico Madrid.
“Partendo dal presupposto che lo avrei visto bene nel progetto di Luis Enrique e che è un giocatore che mi piace sin dai tempi della Fiorentina, ritengo tuttavia che sia un bene per la Roma.
Tutti quei soldi sono veramente troppi, se Vucinic vale 15, Osvaldo non può valere 18. E’ meglio che prenda altre strade”, dice a Calciomercatoweb.it.
Su Nilmar: “Sono un grande estimatore del calciatore e mi risulta che sia il primo obiettivo di Sabatini. Anche in questo caso, non sono affatto d’accordo sulla valutazione. Stiamo parlando di un giocatore non più giovanissimo (27 anni, ndr) e che è stato spesso infortunato. A quelle cifre e forse anche a meno, vado a prendermi Abel Hernandez che è più giovane e, secondo me, più forte di Nilmar e Osvaldo. Sarebbe un acquisto più in linea con il nuovo progetto della Roma”.
Mentre Forlan sembra solo utopia: “L’ipotesi Roma mi sembra fantasiosa. Per lo stipendio, come hai detto tu, ma anche perché andrebbe a sconfessare il progetto giallorosso. Stiamo parlando di un grandissimo giocatore, ma ha sempre 32 anni. Magari ti garantisce una stagione da 20 reti, ma poi si ferma lì. Sabatini deve proseguire sulla strada intrapresa per Lamela: di talenti in giro ce ne sono tanti e bisogna avere il coraggio di crederci. Nel Benfica di ieri hanno brillato Nolito e Gaitan. Bisogna puntare su giocatori di questo tipo. Forlan va bene per una squadra come l’Inter, che deve vincere subito e deve sostituire un 30enne come Eto’o”.
Thiago Alcantara solo un sogno? “Sarebbe l’ideale per la Roma. Viene dalla scuola Barça e nei prossimi anni sarà titolare indiscusso nel centrocampo catalano. Ora è chiuso da Xavi, Busquets, Iniesta e Fabregas. Un anno in prestito potrebbe fargli bene e se fossi nella dirigenza giallorossa andrei subito dal Barcellona a chiedere un prestito, tentando di bissare l’operazione Bojan facendo leva su Luis Enrique che conosce benissimo sia il ragazzo che Guardiola”.
