La A.S. Roma, tramite il proprio sito ufficiale, ha voluto accogliere il nuovo acquisto Osvaldo con una breve biografia che ne ripercorre la carriera. Ecco il comunicato del club giallorosso:
ALLA SCOPERTA DI OSVALDO
Pablo Daniel Osvaldo è il nuovo attaccante dell’A.S. Roma arrivato nella capitale per rinforzare la rosa della squadra allenata da Luis Enrique: andiamo a scoprire più da vicinochi è il calciatore nella scheda tecnica preparata per i nostri lettori.
Pablo Daniel Osvaldo nasce a Buenos Aires nel gennaio 1986 ma grazie a dei suoi avi nati nel nostro paese dal 2008 è in possesso anche della cittadinanza italiana. La sua storia d’amore con il futbol inizia presto: a soli nove anni infatti è già nelle giovanili del Lanus, il club più prestigioso della zona meridionale della provincia della capitale argentina. Con i ‘granate’ Pablo si fa le ossa come attaccante, poi nel 1999 passa al settore giovanile del Banfield e l’anno successivo in quello dell’Huracan, dove rimane per sei stagioni, facendo il tanto sospirato salto di qualità. Infatti a 19 anni fa il suo esordio in Secunda Division, dove colleziona subito 11 reti arrivando a proporsi come una delle migliori giovani punte del paese. L’eco dei suoi gol arriva fino in Italia: nel gennaio del 2006 è infatti l’Atalanta a chiamarlo nel Belpaese. I suoi primi mesi a Bergamo lo vedono protagonista nelle ultime giornate di campionato di serie B, dove mette anche a segno anche la sua prima rete contro l’Albinoleffe. In una delle fare giocate con la Primavera dei nerazzurri lo nota però un certo Zdenek Zeman che l’estate successiva lo vuole al Lecce, sempre in cadetteria. In Salento con la stima del tecnico boemo Osvaldo parte alla grande, giocando un’ottima prima metà della stagione. Nella seconda, però, complice l’esonero di Zeman e l’avvicendamento sulla panchina pugliese con Papadopulo, l’attaccante argentino fa più fatica a trovare il suo ‘posto al sole’: la sua annata è comunque di tutto rispetto, per lui uno score di 8 marcature. Nell’agosto 2007 è quindi la Fiorentina dei Della Valle a puntare su di lui e ad offrirgli un contratto di cinque anni. Pablo non tradisce le aspettative e così nel giorno del debutto in A a Livorno forma una splendida doppietta. Il suo primo anno in viola è super: per lui anche il primo gol europeo contro l’AKE e due perle importantissime in campionato. La prima cdi queste è il gol al 90′ contro la Juve al Delle Alpi che regala ai toscani il successo in Piemonte dopo vent’anni, la seconda è la splendida rovesciata contro il Torino nell’ultimo turno della stagione che determina la conquista del quarto posto per la Fiorentina e l’accesso in Champions. Non solo: arriva per Osvaldo anche il passaporto italiano e la chiamata dell’Under 21 di Casiraghi con cui in poco più di un anno accumula 12 presenze e due gol. Sembrano tutte rose e fiori ma il secondo anno in viola non segue le orme del primo, tanto è che nel gennaio 2009, dopo sei mesi non esaltanti, Osvaldo viene ceduto al Bologna. Con il club rossoblu, a causa anche di un infortunio, il feeling non esplode e così dopo un solo anno in Emilia viene dato in prestito all’Espanyol, che dall’estate 2010 lo riscatta. In Spagna, infatti, la vena realizzativa della punta trova nuova linfa, tanto è che nei 15 mesi in Catalogna Pablo realizza ben 22 reti in 47 partite, un bottino che gli vale la nuova chiamata dall’Italia e l’occasione di tornare in A con l’ambiziosa Roma di Luis Enrique. Osvaldo adesso è nella capitale, determinato a continuare il feeling positivo con il gol che lo ha visto protagonista nel suo primo anno fiorentino e nei recenti anni di Liga.