Vanni Puzzolo, agente di Matteo Brighi, è intevenuto in diretta alla trasmissione radiofonica “Tana libera tutti” sull’emittente “Centro Suono Sport 101.5“. La frase che pi a colpito è la seguente:“Credo che tutti gli indizi portino ad un trasferimento di Matteo da Roma, perchè sono emersi segnali che fanno capire che non rientra nei programmi tecnici dell’allenatore”.
Ecco come si è sviluppata l’intervista, riportata integralmente su forzaRoma.info:
Che idea si è fatto di come sta crescendo questa Roma?
“Il nostro compito non è giudicare ma prendere atto. Rispetto il lavoro di tutti. Credo che la Roma abbia un ottimo managment, però le idee tecniche dell’allenatore sono diverse. Prendiamo atto e pensiamo che sia doveroso non condividerle ma rispettarle“.
Ha piu dato o ricevuto Matteo Brighi alla Roma?
“Una città come Roma credo che dia tanto affetto. Matteo è stato un umile soldato con i mezzi che ha , è stato un protagonista molto serio; ha giocato quando è stato chiamato e quando è stato in panchina è stato zitto.
Credo che sia il giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero tra le mani. Ci sono cose che inziano e poi finiscono o si interrompono, credo sia una cosa normale. Ogni allenatore vede il calcio a suo modo”
Se lo aspettava che sarebbe finita cosi?
“Assolutamente no. Sono certo che Sabatini stima il giocatore e i discorsi che abbiamo fatto lo testimoniano.
Ma sono cose che capitano nel calcio . Sono cose normalissime, i drammi sono altri. Matteo vive il calcio in maniera disincantata, crede che il giusto sia giocare in una ambiente dove si è ben voluti, ora a Roma non lo è perchè l’allenatore non lo vuole. Andremo a giocare in altre situazioni”
Non c’è mai stato grande dialogo con l’allenatore.
“Brighi si è messo a disposizione perfino da centrale difensivo anche se pensava che non fosse quello il ruolo. Ogni allenatore fa le cose per il bene della sua squadra se ha fatto delle scelte pensava che fossero giuste. Il campo l’ha bocciato”
Se ci fosse stato un allenatore italiano, sarebbe stato più considerato Matteo?
“Le posso dire che tutti gli allenatori che ha avuto sono stati italiani. Lui è sempre stato non titolare sui giornali, ma giocava quasi sempre. E’ un giocatore che si fa male raramente e si fa squalificare poco, ma è inutile parlare di cose che non contano niente”
Dove andrà?
“Non lo so, perchè a un giorno dalla chiusura del mercato purtroppo gli scenari sono di difficolà. Lo vogliono 10 squadre medio basse che non possono permettersi l’ingaggio. Non sarà Cesena perchè non è detto che venda Parolo e qualora lo vendesse non vedo come possa pagare lo stipendio di Matteo. E’ escluso che la Roma partecipi per l’ingaggio”.
Vi ha seccato l’essere stati avvisati verso la fine del mercato?
“Non abbiamo avuto avviso. C’è stato solo un trarre le conseguenze. Chi fa calcio non ha bisogno di tante chiacchiere, abbiamo capito che per fare il bene del giocatore sarebbe stato meglio giocare da un’altra parte”.