LEGGO (F. BALZANI) – Nata il 27 settembre, come il suo capitano. La Roma da ieri è nelle mani di Thomas Richard DiBenedetto, 22° presidente della storia giallorossa. La nomina verrà ratificata tra 30 giorni ed era attesa dal 18 agosto scorso quando, in un ufficio di via Pinciana, UniCredit aveva decretato il passaggio del 60% del club capitolino nelle mani del gruppo statunitense. Ieri Mr.Tom è stato cooptato nel consiglio d’amministrazione al posto del dimissionario Rotunno, commercialista della Roma dell’era Sensi.
«La nuova era è cominciata. È stato un onore per me aver ricoperto il ruolo di presidente della Roma, anche se solo per due mesi. Ora la palla passa a DiBenedetto, un uomo motivato», è il saluto dell’ex-presidente Cappelli che resterà comunque all’interno del Cda così come l’editore Marra e l’avvocato Tacopina (per lui si parla di vicepresidenza). Il nuovo consiglio ha approvato il bilancio, chiuso lo scorso 30 giugno con un passivo di circa 50 milioni, ora si aspetta l’Opa, Consob permettendo.
Tra i primi impegni istituzionali del presidente DiBenedetto, l’incontro di domani mattina con il capo del Coni, Petrucci: sul tavolo alcune iniziative legate allo sfruttamento dello stadio Olimpico. Tra meno di due settimane, invece, è previsto l’arrivo di Baldini, ovvero il futuro direttore generale padre del progetto tecnico disegnato col ds Sabatini e al tecnico Luis Enrique «Pian piano – ha detto Lucho a Roma Channel – tutti i giocatori stanno capendo quello che voglio. Persino Ferguson agli inizi non ottenne risultati».