CORRIERE DELLO SPORT – R. MAIDA – Il progetto del film ha preso piede con calma. «E’ stato un dolore forte ricominciare il percorso» spiega Marisa Di Bartolomei. «Ma quando ho visto gli occhi rispettosi dei produttori e del regista ho deciso di dare l’ok».
Il film-documentario «Undici metri», che presto sarà in edicola con il Corriere dello Sport-Stadio, è nato così. Il resto lo ha fatto il lavoro di Francesco Del Grosso, il regista: «Devo ringraziare la famiglia Di Bartolomei che ha dato fiducia a un ragazzo di 29 anni. Credo che questo film non sia un risarcimento ma un atto dovuto».
IL PARTERRE – Moltissime le personalità che hanno voluto sfilare sul tappeto rosso dell’Auditorium e poi assistere alla proiezione: gli ex compagni Pruzzo, Chierico e Righetti; il politico-tifoso Massimo D’Alema; il cantante Antonello Venditti; il regista-attore Carlo Verdone. La Roma era rappresentata da buona parte dei vertici societari: Franco Baldini, Walter Sabatini, Antonio Tempestilli, i consiglieri Baldissoni e Navarra, l’altro festeggiato di giornata Giorgio Rossi, il responsabile della comunicazione Daniele Lo Monaco. Tra i giocatori c’erano Perrotta e i giovanissimi Caprari, Viviani e Verre.
POLTRONE VUOTE –Verre è nato nel gennaio 1994, quattro mesi prima della morte di Agostino. Assenti invece Bruno Conti, nella doppia veste di ex compagno e di dirigente dell’attuale Roma, e i due simboli Totti e De Rossi, capitano di adesso e capitano di domani, che non hanno reso omaggio al capitano di ieri. «E’ un peccato che non siano venuti» ha commentato Verdone.