Queste le interviste dei protagonisti al termine dell’incontro che ha visto la Roma vincere con un roboante cinque a uno. Le reti sono state messe a segno da Totti (doppietta), Borini, Juan, Pjanic. Per il Cesena in gol è andato Eder.
LUIS ENRIQUE A SKY
La hanno chiamata per questo. E’ questo il suo calcio?
“Non è il mio calcio. E’ il calcio che credo piaccia ad ogni allenatore: che diverte i propri giocatori e che ti da maggiori opportunità di vincere”.
Tanta differenza tra la partita di Catania e oggi.
“Oggi sembra che la partita sia stata facile perchè all’inizio siamo stati perfetti. Ma il Cesena è un’ottima squadra, con qualità in fase offensiva. Ma il risultato è giusto”.
Totti ha cambiato la sua posizione?
“Credo che la squadra ha fatto un giro già da tempo”.
Avete festeggiato Totti nello spogliatoio?
“I numeri parlano da soli. Sono numeri da grande campione che vuole continuare ad essere un riferimento per la squadra. Ma non facciamo feste perchè giochiamo martedì, che può essere una buona opportunità per dimostare quello che stiamo facendo”.
Dopo Firenze cosa è cambiato?
“Quella è la domanda da un milione di euro. Ho continuato a fare il mio lavoro, ma non è facile per un allenatore straniero che non parla bene la lingua, spiegare come si vuole fare il proprio gioco. Ma dal primo giorno ho visto la voglia dei giocatori di fare quello che ho proposto. Lavoriamo sempre cercando di avere un’identità e sapere cosa vogliamo fare”.
Un bilancio di metà stagione: la Roma vista oggi è quella che sperava?
“Ci sono tante cose da migliorare ma oggi è stato bellissimo. Il merito è dei calciatori che hanno fatto il loro lavoro al 100%”.
LUIS ENRIQUE A MEDIASET
Non ci aspettavamo una Roma così bella.
“Oggi inizio impressionante, dopo 8 minuti era quasi finita la partita. Grande impegno della squadra, siamo stati molto superiori all’avversario nel primo tempo, sul 3-1 si poteva riaprire ma non è stato così e faccio i complimenti ai giocatori”.
La squadra si diverte e vuol far divertire?
“Diventa uno spettacolo per i tifosi e per noi”.
Su Totti?
“I numeri parlano da solo, sono i numeri di un grande campione e faccio i complimenti al capitano che continua a essere un riferimento per noi”.
Sacchi ha detto che la sua squadra amplia le nostre conoscenze calcistiche.
“Grazie, è un onore. Ho avuto modo di parlare con lui al ritiro”.
La Roma sta crescendo tra alti e bassi.
“Perchè non sono macchine, a Catania abbiamo dimenticato come si fa, oggi come possesso palla invece siamo stati quasi una struttura perfetta. Per avere un buon possesso palla è importante questa struttura, sapere che movimenti devono fare i giocatori”.
Bojan non ha dato ancora quello che è il suo valore.
“Sono contentissimo di lui, non è facile per un ragazzo di 21 anni cambiare paese e cambiare modo di vita, sono giovani per i quali non è facile. Mi piace vedere che abbiamo tante soluzioni diverse”.
LUIS ENRIQUE A ROMA CHANNEL
Grande partita.
“Non mi era mai successo come calciatore di fare 3 gol in 8 minuti, da allenatore ho avuto paura perchè diventava una partita trappola visto che avevamo già fatto tutto, ma faccio i complimenti perchè abbiamo continuato a fare la stessa proposta. Forse l’inizio del secondo tempo non è stato molto buono, ma dopo aver subito gol siamo andati avanti bene, sono contento”.
La squadra fa quello che lei chiede, è una soddisfazione?
“Si, davvero lo è, grande, perchè quando inizi a vedere quello che cerchi di far capire a un gruppo. Non è facile controllare un gruppo, trasmettere la tua idea, è difficile far capire che quel che fai va bene non perchè lo dice l’allenatore, ma perchè è il meglio per la squadra”.
Soddisfatto dall’allenamento di ieri?
“Moltissimo, il lavoro del giorno prima della partita deve rinforzare la personalità dei calciatori, vedo che ogni giorno la velocità del pallone è superiore. Quando è così la squadra diventa difficile da battere. Quando abbiamo perso il pallone poi lo abbiamo recuperato velocemente, la percentuale di possesso palla è stata forse la migliore di questa stagione”.
C’è dentro di lei un sentimento di rivincita?
“No, no, è normale, ogni allenatore ha la sua proposta, siamo tutti diversi, a volte uno pensa che se parla male di qualcuno è contro quello. E’ normale, sono l’unico allenatore straniero, è normale, c’erano aspettative per il nuovo. Ma è uguale in Spagna, in Inghilterra. L’allenatore viene valutato dai risultati. Il più bravo io? Dopo 4 partite no, non è così. Però sono contento di essere qui perchè la gente ci appoggia e capisce che siamo sulla strada giusta”.
Non importa l’interprete, ma che ognuno faccia quel che deve fare.
“Si, i calciatori due ore prima ancora non sanno chi gioca. Oggi mancavano giocatori importanti, ma i tifosi devono sapere che la proposta e l’idea di giocare come una squadra è sempre la stessa”.
TOTTI A SKY
Che si prova ad entrare nella storia?
“E’ un record speciale che ho cercato di battere il prima possibile. Sapevo che era difficile, ma con l’aiuto dei miei compagni sono riuscito a superare Nordhal”.
Un giocatore come te si guarda mai indietro?
“No non sono il tipo. Penso solo a giocare e fare il bene della squadra, quando vengono queste prestazione è tutto di guadagnato”.
Ti aspettavi che il calcio di Luis Enrique diventasse così divertente?
“Me lo aspettavo. Avevamo un solo obiettivo: che il mister restasse”.
De Rossi firma vicina. Ti risulta?
“No. E’ una cosa sua personale che va gestita bene”.
Ne hai le scatole piene di questa questione?
“Speriamo solo firmi il prima possibile”.
Questi giovani ti danno uno stimolo in più anche in allenamento?
“Abbiamo giovani campioni già affermati con grandi prospettive. Quest’anno è cambiato tutto con una squadra giovane puntata al futuro. E io sono il loro capitano”.
La Roma dove può arrivare?
“Viaggiando come stiamo facendo ultimamente possiamo dire la nostra, anche se non pensiamo allo scudetto quest’anno”.
Vuoi agganciare anche Altafini e Mazzola?
“Senza voler fare il presuntuoso, arriverò a superare Nordahl prima della fine della carriera”.
TOTTI A MEDIASET
Sul record.
“Era un obiettivo che mi ero prefissato quest’anno e ci sono riuscito”.
Dove potete arrivare?
“Lontano, giocando così ci divertiamo noi e si diverte la gente”.
Cosa ha di particolare questo gioco?
“Il possesso palla e le verticalizzazioni, ci fa fare il salto di qualità”.
Fino a quando puoi giocare?
“Finchè avrò questa condizione non mi tireremo mai indietro, quando non avrò più la possibilità di fare questo sarò il primo a tirarsi indietro”.
Cosa è cambiato in questi mesi per te?
“Col mister ho avuto sempre un grandissimo rapporto, giocando così mi diverto io e si diverte la squadra”.
Ti diverti con tutti questi ragazzi che ti corrono dietro?
“E si, è bello e bello. Il record? Vedere questa classifica è bello”.
TOTTI A ROMA CHANNEL
Ti aspettavi di superare Nordahl?
“Non in pochi minuti, ma sapevo che poteva essere un giorno importante e grazie ai miei compagni sono riuscito a ottenere ciò che volevo”.
Due assist di Lamela.
“Giocare a fianco di Lamela è tutto più semplice, è un giocatore di livello tecnico superiore a tutti. Mi ha fatto il tacco e sono contento che sia entrata dentro”.
Meazza e Altafini sono a 216.
“Si, dopo aver fatto 2 gol in pochi minuti, posso fare altri 5-6 gol”.
Dove vuoi arrivare, secondo?
“Secondo ci arrivo sicuramente, non per fare il presuntuoso ma ho ancora 2 anni e mezzo a disposizione. Spero di arrivarci il prima possibile”.
Un bilancio di fine girone d’andata, è il girone anche di Luis Enrique?
“Si, l’ho detto sempre, è stato bravo a capire alcune situazioni soprattutto nei momenti difficili, poi ha avuto la fortuna di avere il gruppo dalla sua parte. Tutti cercavamo di dargli una mano, teniamo a lui e alla Roma”.
BORINI A SKY
La tua esultanza?
“L’ho fatta in Inghilterra ai tempi del Chelsea. Rappresenta il coltello tra i denti di uno che ha sempre fame”.
Partita senza grandi difficoltà.
“Abbiamo avuto subito il giusto approccio e abbiamo mantenuto il nostro ordine facendo il nostro gioco”.
Quarta vittoria consecutiva. Quinta con la Coppa Italia. 15 gol e solo due subiti. Cosa è cambiato?
“Autostima, fiducia e l’appoggio dei tifosi che ci hanno dato la spinta giusta”.
Hai fatto grande gavetta: passare da Drogba a Totti?
“Con Drogba imparavo la potenza, da Totti l’intelligenza di gioco”.
Ti aspettavi di giocare?
“No ma con il mister bisogna essere pronti a giocare sempre, siamo tutti titolari. Dovevo essere pronto e l’ho dimostrato”.
La Roma ha pagato la tua metà. Scommettono su di te.
“Si mi ha fatto piacere questo movimento in anticipo. Poi vediamo di lavorare per far comprare anche l’altra metà a giugno”.
La classe dei ’92 è molto ricca: per te è un piacere giocare in una squadra così giovane?
“Fa piacere sicuramente perchè ti fa sentire a proprio agio. Sono tutti coetanei come in nazionale, ti fa sentire ragazzo e ti fa capire che il gioco del calcio non è solo dei grandi esperti ma anche per chi si vuole divertire”.
La Roma può tornare in corsa per lo scudetto?
“Sono discorsi che noi non pensiamo. Vincere o non vincere giochiamo nello stesso modo. Cerchiamo sempre di fare sempre il nostro dovere. Il progetto è quello di arrivare in alto”.
Avete festeggiato Totti.
“E’ difficile al giorno d’oggi fare tanti gol con la stessa maglia. Lui è rimasto fedele ad una sola maglia e al suo cuore”.
BORINI A ROMA CHANNEL
Ma quanti chilometri hai fatto oggi?
“Bè, mio padre faceva le maratone e mia sorella fa atletica leggera, forse è questo”.
Ti stai trovando benissimo e fare gol è facile.
“Non sempre facile ma il mio dovere è fare sempre di più, oggi sono riuscito anche a segnare”.
Come ti trovi in questo modulo?
“Bene, in allenamento facciamo tanti esercizi sui nostri ruoli e a forza di ripetere il movimento ci viene naturale”.
Hai superato un infortunio.
“Mi ha fatto male stare fuori perchè sono molto ansioso, ho fatto in fretta per rientrare e ho avuto un altro problema. Poi me la sono presa con calma e il rientro è stato buono”.
La Roma ha riscattato metà del tuo cartellino.
“E’ un buon risultato, sono contento, lo volevo, ora manca l’altra metà del cartellino”.
Sei il giocatore giusto per Luis Enrique, segni e fai sacrificio, quanta fiducia senti?
“Sicuramente tanta, se manca la loro fiducia qualunque giocatore si sente perso, questo con me non succede, ho la stima di tutti e questo mi da forza e mi fa essere costante e a dare tutti per mister, tifosi e per me stesso”.
Cosa ha di più questo allenatore?
“Che non è italiano”.
Ora un tour de force, la Roma ha un organico all’altezza? Conta la mentalità?
“Si, quello che voleva il mister, c’è piena disponibilità da parte di chi gioca e di chi è fuori, noi facciamo il nostro lavoro, ci sono tanti impegni e dobbiamo dosare le forze”.
TADDEI A ROMA CHANNEL
Ti possiamo soprannominare Highlander? Un commento sulla partita?
“Tutta la squadra si è comportata bene, però io sono più preoccupato a lavorare su come difendere il 3-0, perchè non possiamo complicarci le cose, però poi abbiamo fatto altri due gol”.
Se dovessi intervistare Francesco cosa gli diresti?
“Un grande traguardo per te, Francesco”.
Un bilancio del girone d’andata?
“Dobbiamo proseguire così, passo per passo e cercare di andare più in alto possibile, alla partenza abbiamo penato tanto poi ci siamo ripresi, ora non dobbiamo fermarci più”.
E’ una squadra che gioca un calcio diverso rispetto alle altre.
“Tanta soddisfazione, non solo per noi ma anche per i tifosi che sono stati pazienti all’inizio. I ragazzi sono stati bravi a ribaltare questo inizio difficilissimo e ora già si pensa di arrivare in alto”.
Ora a Torino.
“Partita difficilissima, giocano bene a calcio, ma noi andiamo lì, la Roma ha grande tradizione nella Coppa Italia, con il massimo rispetto ma andiamo a giocarcela”.
Luis Enrique aveva detto che gli attaccanti prima o poi avrebbero segnato.
“Si, dopo l’inizio difficile, non è mai facile iniziare in Italia, poi abbiamo fatto anche i gol, inizialmente perdevamo anche partite sulla carta facili, ora anche con squadra difficili giochiamo bene e facciamo gol”.
ROSI A SKY
E’ lecito pensare allo scudetto?
“Fa piacere vincere e stare lì aggrappati ai primi posti. Siamo contenti di queste vittorie e cerchiamo di migliorarci giorno dopo giorno”.
Sei schierato terzino ma fai l’ala.
“Sembra così ma bisogna anche difendere. Il mister manda in fondo i terzini e io ci vado bene perchè mi piace attaccare”.
Sei uno di quelli che ha sempre avuto fiducia di allenatore e società.
“All’inizio dell’anno sembrava che dovessi andare via, ma non ho mai mollato ed ho mostrato le mie qualità”.
Martedì la Juve in Coppa Italia. La Juve ti ricorda una tua prestazione?
“E’ una partita che vorrebbero giocare tutti. Speriamo di giocarla come facciamo sempre e portare il passaggio del turno a casa”.
Rinnovo De Rossi. La firma è vicina?
“Se ne è parlato troppo. La società conosce il valore di Daniele e sicuramente la firma arriverà”.
ROSI A ROMA CHANNEL
Vuoi salutare il tuo parrucchiere?
“Si, un saluto particolare a Mario, detto Marione, ho un look da bravo ragazzo”.
Hai ancora dolori dopo la botta con Comotto?
“Si, ho preso una bella botta alla bocca dello stomaco e ora non vedo l’ora di andarmi a buttare sul letto”.
Sei cresciuto a dismisura.
“E’ stata una bella partita, fa bene sia per allenarsi sempre più forte, per l’ambiente e per il mister, lo staff, stanno tutti i giorni a Trigoria per continure a migliorarci. Insomma, continuiamo così e alla grande”.
Ora hai più concentrazione rispetto a prima.
“Ho acquistato fiducia, poi uno più gioca e più migliora, poi uno giovane, romano e romanista, vuole giocare. Spero di continuare su questi livelli”.
Quest’anno non sei stato fortunato nei contrasti.
“Si, vado troppo forte”.
Su Totti.
“Non ci sono parole per descriverlo, quando gioco con lui vado a nozze, do la palla a lui e mi butto nello spazio perchè so che arriva. Un giocatore come lui a Roma e in Italia non nascerà. Oltre ad essere forte, devastante, è un bravo ragazzo e umile”.
Ora si va a Torino.
“Giocheremo lì come abbiamo fatto sempre, vinca il migliore. Bello stadio, una di quelle partite che uno vorrebbe giocare”.
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