Sarebbero potuti essere compagni di squadra, in giallorosso ovviamente, dalla scorsa estate, ma poi il mercato ha portato il centrocampista statiunitense alla corte di Mimmo Di Carlo. Daniele De Rossi e Michael Bradley sono colonne delle loro nazionali, leader del centrocampo nei loro rispettivi club; Capitan Futuro ha indossato la casacca dell’Italia ben 71 volte realizzando 10 reti, il regista del Chievo ha indossato quella a stelle e strisce ben 62 volte, pur avendo solo 24 anni, realizzando 9 reti. Il giallorosso insegue la presenza numero 279 in serie A, ed ha sempre e solo indossato la maglia della Roma. Michael, pur essendo solamente un classe 1987, ha già avuto esperienze in diversi campionati; prima di arrivare a Verona ha infatti indossato le maglie di NY MetroStars (Stati Uniti), Heerenveen (Olanda), Borussia M’bach (Germania) e Aston Villa (Inghilterra), per un totale di 192 presenze tra i professionisti. Nella stagione in corso il numero 16 a disposizione Luis Enrique ha totalizzato 29 presenze, per un totale di 2.564 minuti giocati, andando a segno 3 volte. Di fronte il numero 6 è sceso in campo per 33 volte (2867 minuti giocati), segnando un solo goal. Entrambi sono andati a segno sempre da dentro l’area, sfruttando l’inserimento più che il tiro da lontano. Favorito dal possesso palla che caratterizza la Roma, De Rossi realizza 67.29 passaggi a partita, cercando il lancio lungo solo nel 17% dei casi, ma impressiona il dato legato ai passaggi riusciti: 88%. A Bradley riesce il 79% dei passaggi tentati, realizzandone di meno rispetto all’avversario (48.83), ma tenta più cross (65 contro 6). L’incisività offensiva di DDR è evidente anche se si considerano gli assist vincenti, nel computo dei quali è in vantaggio 3 a 1. In fase difensiva è sicuramente più impegnato il giocatore del Chievo, che da inizio anno ha dovuto contrastare gli avversario 101 volte (uscendo vincitore nel 68% dei casi), a differenza del collega che ha vinto il 69% dei 62 contrasti in cui è stato impegnato. Nella statistica riguardante i palloni recuperati e i colpi di testa il classe ’87 appare superiore, infatti ha vinto il 50% dei contrasti aerei conto il 45.5% dell’azzurro, e recuperato 215 palloni contro 205. Importante il dato che riguarda i falli; Daniele, evidentemente molto temuto dai suoi marcatori, ne ha subiti 44 contro gli 11 dell’avversario, commettendone 25 contro 26.
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