CORRIERE DELLA SERA – G. PIACENTINI – La nuova Roma nasce a tavola.
Dopo il summit della settimana scorsa in cui Zeman e il d.s. Walter Sabatini hanno pianificato le strategie del mercato giallorosso, ieri il boemo ha concesso il bis. Stavolta seduto di fronte a lui in un noto ristorante sulla via Laurentina c’era Francesco Totti, tornato ieri mattina dalla vacanza negli Stati Uniti (e di nuovo in partenza, direzione Sardegna). Col suo vecchio maestro (insieme a loro c’era anche Vito Scala) Totti ha rivangato i vecchi tempi – è l’unico della rosa ad averci già lavorato insieme – ma ha parlato soprattutto di futuro. Un confronto utile soprattutto a Zeman, che a differenza di Luis Enrique sa già (lo spagnolo lo ha capito solo dopo qualche mese) quanto Francesco sia importante all’interno dello spogliatoio e non solo in mezzo al campo. Chi meglio di Totti può spiegare al boemo i segreti della Roma e ai suoi compagni come si lavora con Zeman? Nelle quasi due ore di pranzo c’è stato il tempo per qualche battuta da parte del tecnico («Hai preso troppi calci da centravanti, ti vedo meglio da esterno») che ha trovato un Totti disponibile al sacrificio («Per te sono disposto a giocare ovunque », la sua risposta), come aveva già dimostrato con Luis Enrique. Il capitano ha rassicurato l’allenatore sulla compattezza del gruppo, composto da bravi ragazzi oltre che da giocatori di talento. In questo senso avrebbe anche «raccomandato » Pjanic e Lamela, descrivendoli come due tra i calciatori più forti in organico e che il prossimo anno con il boemo potranno compiere quel salto di qualità che non c’è stato nella passata stagione. In più, avrebbe confermato la necessità di rinforzare la difesa, come già anticipato dal d.g. Franco Baldini nei giorni scorsi, e di puntare sui tanti giovani prodotti dal vivaio. Intanto però, riguardo all’attacco, la situazione contrattuale di Fabio Borini, a metà tra Roma e Parma, rischia di diventare un problema. Che va risolto entro il 22 giugno, giorno in cui si decideranno le comproprietà.La Roma fa affidamen to su una promessa da parte della società emiliana per il rinnovo della compartecipazione per la prossima stagione o in alternativa di una cessione «condivisa» a chiunque fosse interessato al giocatore e disposto a pagarlo il giusto. Quello che non vogliono, a Trigoria, è che il Parma ceda la propria metà del cartellino ad un’altra società. In questo senso ieri sono arrivate le dichiarazioni dell’a.d. degli emiliani, Pietro Leonardi, che però non hanno rassicurato fino in fondo i dirigenti giallorossi. «Con la Roma – le sue parole a Radio Radio – abbiamo un ottimo rapporto e un’idea comune, che è quella del rinnovo della comproprietà. Ma io non faccio promesse».
Non fa chiarezza nemmeno Vincenzo Montella, presentato ieri come nuovo allenatore della Fiorentina, sul perché è fallita la sua trattativa con la Roma. «Nel calcio – le sue parole – ci sono molte più trattative di quelle che voi possiate sapere. Questa è stata resa pubblica e non è andata in porto per tanti motivi».
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