SPORT MEDIASET – Il gip del Tribunale di Bari, Ambrogio Marrone, ha respinto la richiesta di patteggiamento presentata dal calciatore Andrea Masiello, arrestato nell’ambito dell’inchiesta sul calcioscommesse con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva. Masiello aveva chiesto di patteggiare la pena di un anno e dieci mesi. Il giudice ha respinto la richiesta, ritenendo troppo basse le pene concordate fra Procura e difesa. Stessa sorte per Gianni Carella e Fabio Giacobbe, amici di Masiello e arrestati con la stessa accusa. I due avevano chiesto di patteggiare a un anno e cinque mesi. Il giudice per le indagini preliminari, inoltre, sostiene che a carico di Masiello, oggi all’Atalanta, potrebbe ipotizzarsi anche l’accusa di truffa ai danni della società di calcio As Bari. E’ quanto si legge nel dispositivo con il quale il giudice ha respinto la richiesta di patteggiamento. Il giudice Marrone ha rinviato gli atti alla Procura perché faccia le proprie considerazioni. Si tratta di una novità importante perché adesso questa decisione potrebbe essere usata dal club pugliese anche in sede di giustizia sportiva e potrebbe evitare al Bari una penalizzazione per responsabilità oggettiva. Masiello era stato arrestato lo scorso 2 aprile, prima di essere trasferito ai domiciliari appena due giorni dopo.
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