Allegri vs Berlusconi: la buonuscita? Intanto Mancini comincia a scaldarsi, e Rudi…

Allegri vs Berlusconi: la buonuscita? Intanto Mancini comincia a scaldarsi, e Rudi…

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allegriberlLa situazione è in fase di stallo, e questa non è di certo una novità. Parliamo dell’affaire Allegri, protagonista principale del tira e molla con Berlusconi per la buonuscita. Galliani vorrebbe tanto trattenerlo al Milan, consapevole del fatto che Clarence Seedorf rappresenterebbe un azzardo che può dimostrarsi rischioso.

Massimiliano Allegri in cuor suo ha la mappa ben chiara: visto che il Presidente rossonero è sembrato sempre restio a rinnovargli il contratto in scadenza 2014, e soprattutto non ha apprezzato le ultime due annate della sua squadra, l’allenatore ex Cagliari ha cominciato a nasare in giro una possibilità plausibile di cambiare aria: quindi la Roma.  Per lasciare il Milan, però, il tecnico richiede un licenziamento, quindi una liquidazione di uscita, quantificata all’inizio delle trattative in circa 1,5 milioni di euro; d’altro canto, però, il Milan, forte di questo dettaglio, ha preso in mano il gioco, gestendo la situazione a proprio piacimento, ovvero mettendo i bastoni tra le ruote e remando dalla parte opposta alle richieste di Allegri. Nella giornata di ieri è stato trovato un accordo sulla buonuscita da corrispondere all’allenatore, ma pare che la Fininvest si stia impuntando sulla buonuscita proposta, più che altro perché si tratterebbe di una spesa ulteriore da aggiungere a quella stabilita per il contratto di Clarence Seedorf. La sostanza è che in prima battuta Allegri, fresco di terzo posto, si aspettava un rinnovo, che non è arrivato; per questo si è impuntato, assieme ai legali, su una buonuscita, in assenza della quale si imporrebbe a Milano, mettendo alle strette Berlusconi. Se poi il presidente milanista non dovesse cedere alle pressioni, neanche rinnovandogli il contratto al Milan, il tecnico potrebbe dimettersi.

E la Roma? Secondo quanto appreso dalla nostra Redazione, la Roma non si fa trovare impreparata. Questo tira e molla inizia a logorare e, in caso gli accordi dovessero saltare con Allegri (per meri motivi economici legati alle questioni-Milan, ndr), ha accelerato i contatti con Roberto Mancini, che da ieri notte alloggia in un noto albergo della capitale.

Ulteriori rumors vogliono proprio l’ex allenatore del Manchester City possibile allenatore dello Zenit San Pietroburgo, con conseguente esonero di Luciano Spalletti, che si ritroverebbe clamorosamente libero, ma al momento parliamo solo di una suggestione, peraltro non verificata, alla quale si aggiunge un’indiscrezione secondo cui lo stesso Spalletti sarebbe stato a cena con dirigenti rossoneri. Ipotesi che possono reggere, anche se l’allenatore toscano ha rinnovato il contratto lo scorso Febbraio, allungando la scadenza al 2015. Altra idea porta a Rudi Garcia, tecnico francese che si è liberato dal Lille.

Segnali al Milan, ad Allegri e alla piazza. La certezza è che la Roma non rimarrà col cosiddetto cerino in mano.

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