IL MESSAGGERO – Mancano le firme ma da un paio di giorni Thomas Richard DiBenedetto agisce come fosse già il presidente della Roma. E poco importa se il numero due di Unicredit, Paolo Fiorentino, ancora giovedì utilizzasse qualche condizionale di troppo nel parlare di una trattativa che da più parti viene data come «pressoché definita». «Non c’è uno zio d’America – ha detto Fiorentino – ma un gruppo di investitori americani rappresentati da un bravo manager. C’è un accordo di massima, in una ventina di giorni dovremmo chiudere l’operazione con tanto di verifica dei ritorni. Per la festa del Natale di Roma tutto potrebbe essere concluso». Fatto sta che DiBenedetto, dopo aver incontrato nelle ultime 48 ore sia Gian Paolo Montali che Walter Sabatini, ieri ha chiuso il cerchio con Franco Baldini, recandosi in Toscana, dove ha poi visto nel pomeriggio anche il figlio, Thomas DiBenedetto jr.
E’ stato il primo incontro fra le parti – consumatosi all’hotel Four Seasons di Firenze e durato un quarto d’ora – che si erano sentite un’unica volta nei mesi passati, per telefono. Non è un mistero, infatti, che l’attuale manager dell’Inghilterra, è l’uomo scelto dal gruppo Usa per la rifondazione giallorossa. Lo sa la banca, ne è a conoscenza Montali e ieri ne ha avuta l’ulteriore conferma de visu anche il diretto interessato. DiBenedetto e Baldini hanno quindi parlato: sono stati illustrati il progetto tecnico e societario, gli investimenti futuri e l’organigramma del club. Capitolo dove si è tenuto a precisare da parte dell’imprenditore americano come la permanenza di Montali non andrebbe ad intralciare con le competenze e il ruolo di Baldini. Se all’ex ct di volley, oggi direttore operativo, è stato chiesto di occuparsi in futuro dell’organizzazione e di rappresentare la società in Lega e Federcalcio, al manager dell’Inghilterra è stata invece proposta la carica di responsabile dell’area tecnica.
Baldini ha preso tempo, approfittando anche del fatto che la firma del contratto che sancirà il probabile passaggio del club al consorzio Usa non arriverà prima del 15 Aprile (con le due gare contro Juventus e Udinese che avranno già detto molto sulla rincorsa alla Champions della Roma e di conseguenza sugli investimenti iniziali). Senza dimenticare, poi, che dovrebbe liberarsi dalla Federcalcio inglese visto che ha un contratto che scade nel giugno del 2012 e che per farlo in anticipo, c’è una clausola con un prezzo importante. Al termine del rendez-vous DiBenedetto si è mostrato entusiasta: «Non conoscevo Baldini, è uno che conosce davvero bene il calcio. Dunque mi piace moltissimo».
In attesa di Baldini, entro lunedì arriverà la risposta di Sabatini. Dopo l’incontro avvenuto nella giornata di mercoledì con DiBenedetto, l’ex ds del Palermo e della Lazio – grande scopritore di talenti e conoscitore del calcio come pochi altri – si è preso quattro giorni di tempo. Non che il progetto non lo affascini, anzi. Si sente lusingato ed entusiasta di esser considerato la prima scelta ma ha chiesto – alludendo motivi personali (domanda lecita: è forse più difficile del previsto liberarsi dall’accordo che ha con la Sampdoria o dopo le ultime esperienze con Lotito e Zamparini vorrebbe lavorare in una piazza più tranquilla?) – di poterci pensare qualche ora in più. Entro lunedì, comunque, darà una risposta definitiva.
Intanto DiBenedetto – che nella mattinata di ieri si era intrattenuto un paio d’ore nell’ufficio del legale Tonucci – tornerà negli Usa già oggi, anticipando di un giorno il rientro. Motivo? Nulla a che fare con la trattativa ma la semplice (e dolorosa) rottura di un dente che lo ha spinto a soggiornare a Firenze ieri notte e a tornare negli Usa quanto prima (se partendo da Milano o Roma lo si saprà solamente nelle prossime ore).