Mauro Baldissoni, avvocato e membro del cda dell’AS Roma, è intervenuto in diretta a Roma Channel per chiarire le sue affermazioni su Franco Sensi che hanno suscitato la reazione dell’ex presidente giallorosso Rosella Sensi.
Facciamo una cronistoria.
“Ero ad un convegno su temi legati alla deontologia e all’etica nello sport, come non commentare le decisioni arbitrali e altro: nulla a che vedere con la gestione quotidiana se non un passaggio finale su quello che la Roma prova a fare in merito all’etica dello sport come non commentare mai gli arbitri, eccetera. Nessuno accenno da me è stato fatto sulla gestione pregressa, dei Sensi, come possono confermare gli oltre 200 partecipanti, i relatori, il procuratore Palazzi, l’avvocato Conte”.
Stamattina la dottoressa Sensi l’ha definita un dilettante, come dirigente sportivo e che lei è solo un avvocato.
“Certamente ha ragione lei. Faccio e sono avvocato. Mi hanno riferito l’intervento della dottoressa Sensi e credo che sia intervenuta a difesa del padre e della loro gestione. Lei è intervenuta in risposta a frasi da me mai pronunciate. Ieri c’era soltanto un giornalista de La Gazzetta dello Sport che mi ha fatto qualche domanda sulla lontananza della proprietà, ma che io ho liquidato subito. Non ho fatto nessun attacco alla famiglia Sensi, né mai lo farò. Uno dei primi atti di questa società è stata spostare la sede in via Dino Viola, poi anche l’intestazione del campo della Primavera a Di Bartolomei o come la Hall of Fame, tutto per ricordare la storia. Presto riguarderà anche la famiglia Sensi. Ho sentito notizie dove sarebbero state staccate le foto del presidente Sensi che invece campeggiano ancora a Trigoria. Andare contro la vecchia società non è intenzione della nuova società”.
Lei ha vissuto lo scudetto 2001 da tifoso?
“Il giorno dello Scudetto del 2001 ero in Sud con una bandiera e ricordo l’invasione di campo e il pezzo di prato che mi sono portato a casa. Anzi, mi auguro che questa società possa ripetere quanto fatto dalla famiglia Sensi”.