Il punto debole della squadra di Pioli in questi primi 180′ di campionato è stato senza dubbio il reparto arretrato, apparso ancora indietro atleticamente e leggermente a disagio se schierato con la difesa a 3 più i due tornanti, che in teoria dovrebbero essere pronti a ripiegare dopo le sortite difensiva, ma che in pratica stanno faticando non poco. Così il Bologna potrebbe cambiare sistema di gioco e interpreti per la partita di domenica, passando ad una difesa a quattro, che potrà contare sulla protezione di tre centrocampisti. Diamanti giocherà trequartista, perchè secondo Pioli quello è il ruolo che lo esalta, a differenza di quel che sostiene l’alchimista Prandelli, il quale in Nazionale spesso e volentieri lo considera una seconda punta; i terminali offensivi saranno due, Acquafresca e Gilardino. Entrambi hanno caratteristiche simili, d’area di rigore, ma Acquafresca sembra destinato ad un ruolo di sacrificio, che lo vedrà agire lontano dall’area di rigore. Tra i pali in molti vedono possibile l’esordio di Curci, ex Roma, dopo le pessime prestazioni iniziali di Agliardi.
La probabile formazione (4-3-1-2): Curci; Motta, Natali, Antonsson, Morleo; Taider, Pazienza, Perez; Diamanti; Acquafresca, Gilardino