Calori: “Udinese fucina di talenti. Il match di Domenica? Può succedere di...

Calori: “Udinese fucina di talenti. Il match di Domenica? Può succedere di tutto”

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Intervenuto alla trasmissione La Mia Roma, in onda sulle frequenze di Radio Audax 107.65, Alessandro Calori, attuale allenatore del Brescia, ha inquadrato l’Udinese, dando una propria opinione sul posticipo della prossima giornata di Serie A che la vedrà giocare all’Olimpico contro la Roma. Ecco le sue parole:

Alessandro Calori: 255 presenze e 10 gol in 9 anni di Udinese: un pezzo di storia

Nei tempi che furono! Ho trascorso lì tanti anni, incluso quello che ci ha portato all’insperato terzo posto con Zaccheroni. Sono stati degli anni magnifici. Abbiamo fatto sempre buone cose, e sono contento che quella di Udine sia diventata una bella realtà del calcio italiana.

Giovani sconosciuti che diventano talenti, questo è il marchio Udinese

Non pensiamo solo agli ultimi due-tre anni. Guardiamo anche a Pizarro, Amoroso, Bierhoff…una società che sa lavorare, è cresciuta negli anni, ha allevato giovani e li ha trasformati in campioni.

L’Udinese è famosa per essere l’unica Società a curare il vivaio, gli osservatori e gli scout. Era così negli anni ’90?

Si, c’erano gli osservatori, come Pietro Lo Monaco, Micheli, ora al Napoli, ci sono stati tanti passaggi. Guardano all’estero, comprano a poco, li valorizzano senza fretta e così si ritrovano grandi giocatori. Insegnano tutto, dalla lingua italiana alla tattica. Pizarro quando arrivò dal Cile, per un anno fece solo allenamenti senza giocare. L’anno dopo con Spalletti entrò in squadra anche in Campionato.

Secondo molti quest’anno l’Udinese ha venduto molto: Handanovic, Isla, Asamoah. Guidolin e Di Natale riusciranno nell’impresa?

Hanno dimostrato spesso che è così. Ci vuole tempo, ci sono tanti giovani. Sopperire alla mancanza di quei quattro è difficile, ma c’è la possibilità di fare bene. Di Natale negli ultimi anni è sempre andato in doppia cifra.

Su Roma-Udinese?

L’Udinese gioca sulle ripartenze, la Roma è molto offensiva e lascia spazi dietro: potrebbe essere una partita strana, per me può succedere di tutto, forse una partita improntata all’equilibrio, ma magari sia l’una che l’altra squadra possono sfruttare i buchi o le amnesie dell’altro. Le squadre di Zeman solitamente soffrono le difese a tre, ma magari questa Roma non gioca come le solite squadre del Boemo. Staremo a vedere.

Il Campionato di Serie B è molto impegnativo. Che prospettive ci sono per il Brescia?

Siamo partiti per fare i Play Out, stando a quanto riportato dai giornali dopo la cessione di El Kaddouri, e dal livello della rosa, giudicato troppo giovane. Ci sono molti giovani, è vero, ma si può far bene. Dobbiamo lottare sempre, puntare a fare grandi cose. Per me tutto questo si può fare.

 

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