La Roma, in piena emergenza, cade a Catania. I giallorossi in terra siciliana hanno costruito troppo poco rispetto agli avversari per meritare di fatto la vittoria, e forse hanno resistito anche troppo ai continui attacchi del Catania che, per sfortuna o imprecisione, ha impiegato molto per trovare il gol del pareggio e, in contropiede, ha trovato la vittoria proprio all’ultimo istante di gioco. Partiamo proprio dal pareggio del Catania: sul cross di Lodi su punizione, Loria (fino a quel momento abbastanza positivo, al di là del gol) si perde Bergessio, che parte alle spalle della statica linea difensiva della Roma e s’inserisce nell’area di porta, dove di testa batte Doni.
Tante cose non hanno funzionato ieri a Catania: un attacco troppo povero di idee (Totti e Borriello continuano a trovarsi poco in coppia, e Vucinic è irriconoscibile), un centrocampo del tutto inadatto (Simplicio e Greco, insieme, non sono né carne né pesce, sia in fase d’impostazione che in quella d’interdizione) e una difesa chiusa nella propria trequarti campo sia per gli attacchi del Catania, sia perché Riise non riesce più a garantire contenimento e attacco insieme. Mettici poi Cassetti che rimedia una brutta botta ed è costretto a restare in campo, stringendo i denti e pensando solo a cercare di contenere Gomez e Ricchiuti, ed il Catania è nettamente favorito.
La sfida del “Massimino” è stata persa a centrocampo. Nell’immagine a destra vediamo lo sviluppo dell’azione del palo colpito da Maxi Lopez, nei primi minuti di gioco. Il dinamismo dei giocatori del Catania mette davvero in crisi la Roma. La linea difensiva della Roma è troppo macchinosa e i giocatori tendono ad accentrarsi nel cuore dell’area di rigore, poi Bergessio va a contrastare Burdisso togliendogli palla nel momento di spazzare, e Maxi Lopez, prima punta dotata di grande mobilità, resta al limite dell’area di rigore, senza alcun giocatore della Roma pronto a contrastarlo. Il pallone arriverà proprio sui piedi dell’argentino che potrà concludere indisturbato.
Tra le azioni salienti della gara, ce n’è una che più di ogni altra è l’emblema dell’inadeguatezza del centrocampo che Vincenzo Montella è stato costretto a schierare: quella della traversa scheggiata da Pablo Ledesma. Bergessio avanza dall’out di sinistra e si accentra verso l’area di rigore, controllato da Cassetti e inseguito da Simplicio. Al centro del campo non ci sono giocatori della Roma e Bergessio è libero di servire in orizzontale Ledesma, che avanza indisturbato così come, dall’altra parte, fa il suo compagno di squadra Gomez.
Insomma: poche immagini per l’ennesimo scempio a cui sono stati costretti i tifosi romanisti. Rimane solo la speranza di non dover più vedere la Roma perdere così, pur con le attenuanti dell’emergenza per infortuni e squalifiche. Per dirla con le parole di Roberto Vecchioni, “questa maledetta notte dovrà pur finire”…