CATANIA-ROMA, LE INTERVISTE. Zeman: “Bene il primo tempo, ma ci vuole più...

CATANIA-ROMA, LE INTERVISTE. Zeman: “Bene il primo tempo, ma ci vuole più convinzione di vincere”

SHARE

interviste Queste le dichiarazioni dei protagonisti al termine dell’incontro vinto dal Catania per uno a zero, grazie al gol di Gomez.

ZEMAN A MEDIASET

Un’altra sconfitta pesante.
“Primo tempo bene, secondo male, un pò confusionale”.

Cosa la fa arrabbiare di più?
“Non c’è riuscita la fase finale. Abbiamo costruito tanto ma non siamo riusciti a concretizzare”.

C’è stato molto nervosismo.
“Si, ma ci vuole più convinzione di vincere. Dobbiamo pensare a vincere certe partite”.

Come sta Totti?
“Ha provato fino all’ultimo ma poi si è arreso. Non ha giocato anche per evitare di stare fuori nelle prossime gare”.

Questa sconfitta rappresenta un peso anche per il prosieguo?
“Può essere un problema certamente”.

Destro. E’ una questione mentale o c’è qualcos’altro?
“E’ questione di convinzione e basta”.

Nel secondo tempo avete smesso di giocare a calcio. Perchè perdete la concentrazione?
“Abbiamo perso la concentrazione prima ancora del gol. Bisogna ancora lavorare”.

Perchè De Rossi fuori?
“Mi serviva un regista che smistava il pallone”.

Si può dire che De Rossi non è titolare della Roma?
“Dipende dalle partite. Oggi mi serviva più Tachtsidis”.

 

ZEMAN A RAI SPORT

Perché De Rossi in panchina?
“Qualsiasi scelta viene discussa, io ho tre centrocampisti di cui due per me di movimento, ovvero Bradley e Florenzi, e volevo un giocatore più regista. Daniele è diverso, se gioca con Pjanic viene meglio la squadra, senza di lui non mi piace come soluzione”.

Non poteva entrare a partita in corso?
“Non è entrato anche perché giochiamo mercoledì a Firenze e avrà occasione di farsi vedere”.

Totti?
“Aveva un problema al quadricipite e si è messo a disposizione, ma dopo il riscaldamento per non rischiare il futuro l’ho risparmiato. Oggi ce l’avrebbe fatta, le prossime non lo so”.

Chi le è mancato di più? Lui, Osvaldo o la concretezza di Destro?
“Ci è mancato il gol, buon primo tempo dove abbiamo costruito tanto, nel secondo abbiamo giocato più da fermi e con giocate individuali e in più abbiamo preso gol. Marquinhos non era in posizione e non siamo riusciti a coprire”.

Si può dire che puntate più sulla Coppa Italia che sul campionato?
“Potete dirlo, ma per me la Roma deve competere per i primi posti, quello che ci manca è la mentalità che non è da grande squadra. Io voglio che la squadra lotti per qualche cosa e voglio arrivare ai primi posti”.

 

BURDISSO IN MIXED ZONE 

Abbiamo notato un pò di nervosismo con Bergessio a fine partita. Come hai trovato la difesa?
“Come fase difensiva abbiamo fatto bene. Quando uno perde queste partite non si è mai felici e non ci sono molti elementi positivi, però oggi abbiamo creato molto. Mancano tante partite e non si è visto nulla di quello che vorremmo fare veramente”.

 

BURDISSO A ROMA CHANNEL

I tifosi sono arrabbiati, non riescono a spiegarsi questa Roma che crea ma non concretizza.
“Quasi la stessa partita di Napoli, ci fa male, bisogna però guardare positivamente, la Roma entra in campo per fare la partita e ha tante occasioni, in fase difensiva oggi avevamo concesso pochissimo. Purtroppo è andata così, ci hanno fatto gol nel momento peggiore, non siamo riusciti a reagire. Ma in questo momento dobbiamo credere in quel che facciamo, un pò perchè si vede in campo cosa vuole fare la Roma, e poi servono i risultati. Dobbiamo arrivare ai risultati e sapere che ancora non è precluso nulla”.

Sembra secondo i tifosi che siamo allo stesso punto di un anno fa.
“No. Non credo, anche come mentalità è cambiato qualcosa. Ma non penso all’allenatore, bensì alla squadra. Adesso abbiamo tempo di cambiare le cose, l’anno scorso la Roma a volte non si vedeva in campo. Questo anno invece non è così. Oggi abbiamo creato tantissimo. Poi bisogna migliorare le situazioni singole, ma dico che bisogna guardare positivamente al futuro, lo dico con tanta voglia”.

Quanto è difficile il momento per Destro?
“Deve uscirne col lavoro, non c’è altra maniera. Noi crediamo in lui, lo vediamo in allenamento che ha tante qualità e tanta voglia. Verrà fuori sicuramente con la fiducia nostra, del mister e dei tifosi che fino a un mese fa credevano in Destro. Ora non è il momento di condannarlo, ma di sostenerlo. Lui ha fatto la scelta di venire qui, bisogna appoggiarlo”.

La Roma nel secondo tempo ha fatto più ricorso al lancio lungo, perchè?
“Un pò perchè era stanca, ma perchè loro erano in 10 sotto palla, spazi pochissimi, in profondità non riuscivamo ad andare come nel primo tempo. Ma la Roma cercava di far la partita, poi purtroppo l’azione del gol è stata una palla sporca. Dobbiamo continuare a crederci e soprattutto trovare la continuità”.

E’ meglio che arrivi subito Fiorentina-Roma?
“Si, a quella competizione ci teniamo tanto. Ci farà bene quella partita, poi c’è l’Inter. Manca ancora tantissimo, guardiamo la cosa positiva, abbiamo un’identità, sappiamo cosa fare e dobbiamo crederci tutti”.

 

ZEMAN A SKY

Perché questa enorme differenza tra primo e secondo tempo?
“Non è un crollo, nel primo tempo abbiamo giocato bene e preparato occasioni da gol purtroppo sbagliandole. Anche per quello nel secondo tempo abbiamo giocato un pò più da fermi e un pò troppo individualmente. Abbiamo controllato abbastanza bene, sul gol Marquinhos era in terra sui cartelloni, abbiamo protestato e chiesto la punizione ma non siamo riusciti a rimetterci a posto”.

Mancato l’uomo di personalità che si caricasse la squadra sulle spalle? Avventato lasciare in panchina De Rossi?
“Non credo l’ho spiegato prima, De Rossi con Bradley e Florenzi. Troppi incontristi. Posso capire De Rossi con Pjanic, ma così ho scelto per Tachtsidis e penso abbia fatto una buona gara”.

Troppo lontani dai vostri obiettivi?
“Il problema è di mentalità, di giocare da Roma e competere per i primi posti. Ogni tanto lo perdiamo, giochiamo calci diversi e paghiamo per questo. Nelle ultime due partite potevamo fare gol tante volte e purtroppo,o er leggerezza o per non convinzione non lo abbiamo fatto. E abbiamo pagato”.

Esiste un problema trasferta? La squadra attacca con meno convinzione rispetto a dentro l’Olimpico?
“Ci siamo trovati due volte palla a un metro dalla porta… Penso siano occasioni. Sicuramente oggi gli esterni hanno fatto poco in fase offensiva, Marquinho era più centrocampista ed è andato poco, anche se su un suo tiro abbiamo costruito un’occasione. Lamela oggi non è andato dentro senza palla, con la palla è un po’ più difficile, specialmente col Catania che cura tanto la fase difensiva. Nel secondo tempo siamo andati fuori dal campo? Non sono d’accordo, anche nel secondo tempo abbiamo fatto più noi rispetto al Catania, a parte la giocata che ci ha fatto subire il gol. Non siamo stati comunque quelli del primo tempo”.

De Rossi guadagna 10 milioni all’anno, può stare in panchina?
“Non credo guadagni 10 milioni all’anno”.

Credo sia il caso di dire il lordo, ovvero il costo per la società. Possibile che un giocatore di questo livello stia in panchina?
“Non ho mai guardato quanto guadagna un giocatore, guardo quanto può servire alla squadra e oggi per me serviva più Tachtsidis per caratteristiche. Se facciamo la squadra con chi guadagna di più non lo so se poi vinciamo”.

Di solito chi guadagna di più è il più bravo.
“La bravura si dimostra sul campo non con quanto si guadagna”.

Non so quanto guadagna Destro, ma oggi ha sbagliato molto. Errori anche grossolani. Segna poco, ma è inattaccabile come applicazione.
“Corretto, sarà un pò sfortunato ma c’è sempre. Dipende un pò dalla convinzione e dalla voglia di dimostrare che è un grande giocatore. La mentalità fa tanto e credo che in questo momento non ci creda tanto”.

E su questo deve lavorare lei.
“Si si”.

 

ZEMAN IN CONFERENZA STAMPA

La differenza tra il primo e il secondo tempo, cosa è successo?
“Il Catania ha giocato meglio nel secondo tempo perchè ha fatto gol, la partita la decidono i gol. Purtroppo si è decisa quando Marquinhos era a terra sui tabelloni, nel secondo tempo nessuno ha costruito qualcosa”.

Esiste un problema di concretezza nella Roma?
“Beh, noi fino a ieri eravamo l’attacco più prolifico, sicuramente col Napoli e oggi abbiamo avuto occasioni limpide e non siamo riusciti a sfruttarle. Nel secondo tempo abbiamo provato più con azioni individuali ed è meglio arrivarci insieme”.

Chi ha giocato individualmente?
“Come squadra, ripeto. Poi Lamela partiva da solo e non è mai arrivato, anche Dodò, nonostante sia stato messo per sfondare. Il centrocampo per me ha lavorato bene ma non ha mai potuto nel secondo tempo giocare palla per gli attaccanti, anche Marquinho non ci andava perchè nel primo tempo non ha messo piede in area, Lamela era troppo lontano dalla porta”.

De Rossi perchè non ha giocato?
“Sono scelte mie, Daniele può giocare a centrocampo nel mezzo con un giocatore tecnico accanto. Altra motivazione è che mercoledi giochiamo con la Fiorentina e alla Coppa Italia ci tengo”.

Come giudica Maran?
“Penso come come punti sta facendo meglio di Montella, grande successo. Continua a giocare con la logica dell’anno scorso, la squadra è stata costruita in un modo”.

L’ingresso di Castro in casa Catania ha creato problemi difensivi alla Roma?
“No, non credo, non abbiamo sofferto. Poi dopo aver preso gol ci siamo sbilanciati, ma fino a quel momento non abbiamo sofferto quasi niente. Nel secondo tempo ci è mancato il movimento senza palla”.

 

ZEMAN A ROMA CHANNEL

Partita simile a quella di Napoli.
“Si, sono contento del primo tempo anche se ci vuole gol. Dopo un primo tempo così poi ci si innervosisce e ci si mette a giocare in modo diverso, abbiamo giocato poco senza palla. Abbiamo preso gol su una palla in cui ci mancava il terzino in campo, ma si poteva reagire meglio”.

Su Destro, c’è il rischio di una questione di testa?
“Il suo problema è che deve giocare con più convinzione, è un grande giocatore, sà che ha dei mezzi ma deve fare gol. Ha qualità, deve rendersi conto che non gioca più in provincia, ma nella Roma, in una squadra che deve competere e lui deve aiutarci facendo gol”.

E’ difficile analizzare la mancata concretezza.
“Abbiamo fatto finora più gol di tutti, nelle ultime due partite abbiamo creato molto e segnato poco. Questa squadra deve competere per qualcosa, deve convincersi che può farlo, io lo credo. Ci sono buone prospettive”.

Preoccupato dalla classifica?
“Non mi preoccupa, la squadra ha dei valori e manca tanto. Mi preoccupa l’atteggiamento nel secondo tempo, dobbiamo giocare insieme e lottare insieme. Io aspetto reazione e attenzione sia in allenamento che in partita”.

Però sembrava che la squadra avesse trovato questa convinzione?
“Si, c’erano anche stimoli diversi e lì la squadra ha maturato quel che ha. Anche qui abbiamo iniziato bene, poi ci siamo innervositi, perdiamo attenzione, pensiamo che il gol arriva prima o poi e non giochiamo come sappiamo”.

Ora la Fiorentina?
“Speriamo che reagiremo, dopo Napoli ho visto qualcuno abbattuto, ma bisogna rialzarsi e giocare le partite che sono giocabili per questa squadra”.

 

BALDINI A MEDIASET

Come mai questa discontinuità della Roma?
“Dobbiamo rifletterci molto su questo. Nel secondo tempo ci siamo rammaricati per tutte le occasioni perdute nel primo. Evidentemente dobbiamo migliorarci”.

L’incontro con Guardiola?
“Ne ho avuti molti con lui. E’ noto che siamo molto amici e spesso ci sentiamo. Noi abbiamo fiducia nel progetto Zeman. Credo che il Catania non sia mai stata così in difficoltà in casa come nel primo tempo oggi”.

A questa squadra manca un giocatore da Zeman. Come Verratti l’anno scorso. Questa è la carenza più evidente?
“E’ un opinione che può avere la sua logica. Ma questa è la squadra che abbiamo pensato con l’allenatore all’inizio dell’anno. Oggi non possiamo accampare molte scusanti purtroppo. Discutere Destro è troppo semplice oggi. Io credo assolutamente nella squadra e nell’allenatore. Credo che la Roma si rialzerà presto”.

Perchè De Rossi in panchina?
“Noi non abbiamo dato a Zeman una lista fissa di giocatori titolari. Zeman sceglie in base alle partite e in base alle assenze”.

Daniele può accettare a lungo termine una situazione tale?
“Sarebbe strano se De Rossi fosse contento”.

 

BALDINI A SKY

De Rossi?
“Non credo ci sia da chiarire più di tanto. L’allenatore, che nutre la nostra fiducia, ha la legittimità di fare le scelte che ritiene opportune, tra cui quella di usare o meno De Rossi. Credo abbia spiegato le ragioni della decisione. Ha fatto una scelta”.

Scelta che però avviene molto spesso e diventa un caso specie se non arrivano i 3 punti.
“Si anche se oggi nel primo tempo è stata una partita alla Zeman, costruendo tante cose pensate, non è riuscito di mettere in porta almeno una delle diverse occasioni. Nel secondo tempo sembra siamo scesi in campo con questo peso, col rammarico delle occasioni perse e pensando che potesse succedere qualcosa di non bello. E puntualmente è stato così”.

Altro tema è Mattia Destro. Ne parlano tutti bene, cosa sta pagando? Troppa pressione?
“E’ la prima volta che si confronta con una grande piazza molto esigente e tanta pressione. Probabilmente la sente e avrà modo di superarla essendo così giovane. Chiunque abbia un minimo di discernimento non può che riconoscere in Mattia tutte le qualità che possono permettergli di diventare un grande campione. Deve realizzare questi gol ma io credo tantissimo in lui e in tutta la squadra come crediamo nel tecnico. A fine anno faremo evidentemente tutti i conti che è necessario fare, mi preme ricordare che ho lavorato in assoluta libertà su questa squadra, il responsabile principale, a fine anno, se le cose non saranno andate non sarò altro che io. Ho fatto tutte le scelte che ho ritenuto giusto fare. Spero e credo che a fine anno queste responsabilità saranno piacevoli, ma comunque me le prendo perché ce le ho”.

Meglio non chiederti di Moggi in politica.
“Sono d’accordo (ride)”.

Ci sono dei dati: la Roma ha uno sviluppo offensivo a tratti sontuoso, ma dietro i dati continuano ad essere sconfortanti. Siete la squadra più lunga, l’ultima nei contrasti.
“Questo è un pò figlio del modo di giocare. Quando si inseriscono i centrocampisti la squadra si allunga, ma spesso in senso funzionale. Credo che il dato più tiri più gol nelle ultime due settimane sia un pò calato: abbiamo tirato tanto ma segnato poco”.

Possiamo dire che un giocatore che guadagna 10 milioni di euro l’anno non può stare in panchina? Cioè se c’è Pjanic De Rossi può giocare senno no e gioca Tachtsidis? Mi sento un pò preso in giro.
“E’ poco elegante sottolineare quanto si guadagna. De Rossi è straordinariamente importante per noi ma non credo che il valore economico vada messo in ballo nella disamina tecnica. Ovviamente, specialmente a partita persa, tutte le osservazioni hanno una loro legittimità. Ho detto mille volte quanto penso che De Rossi sia un campione e un giocatore importante. La società fa la scelta di rinnovare per la rosa, ma non può fare le scelte di campo di volta in volta, queste spettano al tecnico, altrimenti nemmeno potremmo giudicarlo, dovremmo giudicare noi stessi. Potevamo vincere 3-0 a fine primo tempo e in caso la scelta di Zeman non sarebbe stata così sbagliata”.

Io dico solo che su alcuni giocatori si costruisce e De Rossi è uno di questi per me.
“Sono talmente d’accordo con te che gli abbiamo concesso un ingaggio importante come quello che ricordavi”.

La sua versione dell’incontro con Guardiola?
“Non riguardava il calcio. Qualcuno di voi lo sa benissimo del rapporto di amicizia che mi lega a lui da quando ha giocato nella Roma, ho avuto la possibilità di conoscere una persona fantastica, come lo è Luis Enrique. Queste persone quando hai la fortuna di incontrarle poi coltivi la loro amicizia. Ero a New York per impegni di lavoro, e, sapendo perché lo so, che era lì, ci siamo visti. Ho incontrato tanti allenatori, non cerco allenatori, cercavo semplicemente un buon caffè e 5 minuti di chiacchiere”.

 

BALDINI A ROMA CHANNEL

A Napoli partita simile, Roma che produce molto ma perde.
“Non è la stessa cosa, a Napoli abbiamo giocato tutta la partita andando a cercare il gol. Oggi la partita è cambiata nel secondo tempo forse perchè la squadra è andata a riposo con la consapevolezza di aver messo il Catania alle corde e con il rammarico, e con la paura che poteva succedere qualcosa di negativo. E’ questo il rammarico di oggi, la squadra quando vede che le cose non filano non riesce a cambiare l’inerzia della partita. Se poi una squadra perde convinzione l’altra ne acquisisce, e poi siamo stati sfortunati a prendere gol in 10 contro 11. Ora è importante che la squadra rifletta insieme all’allenatore per ripartire subito”.

Sarà importante giocare subito a Firenze?
“Sarà importante analizzare la partita, parlare con allenatore e giocatori e capire dove possiamo e dobbiamo migliorare”.

 

NO COMMENTS

LEAVE A REPLY

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.