Cesari: “Banti poteva evitare lo stesso ristorante del Torino dopo la partita”.

Cesari: “Banti poteva evitare lo stesso ristorante del Torino dopo la partita”.

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bantiE’ una partita passata, un pareggio dopo dieci vittorie è più che accettabile, bisogna pensare alla sfida col Sassuolo. Su questo sembrano d’accordo un po’ tutti, ma l’ex arbitro internazionale Graziano Cesari ha tenuto a sottolineare il gesto di Banti, che al termine della partita di domenica, ha pensato bene di andare a mangiare proprio nel ristorante che stava ospitando, come di regola, la squadra piemontese. Su questa mossa sicuramente azzardata, e che lascia un po’ increduli, queste le parole di Cesari a Rete Sport: “L’unico consiglio che si può dare era che si poteva andare a mangiare da un’altra parte; ci sono tanti ristoranti, io per esempio non andavo mai in quel ristorante perchè sapevo che il Torino andava lì; siccome l’arbitro sa benissimo se ha arbitrato bene o male deve avere un po’ di accortezza”.

Gli arbitri dimenticano il colore della maglia quando scendono in campo? “Spero di sì. Vedo che gli errori vengono commessi anche in Champions, basta guardare Real Madrid-Juventus. In Italia queste cose succedono proprio a quegli arbitri con poca personalità o poco carisma; oggi gli arbitri sono tutti super palestrati e quindi dovrebbero essere più forti e preparati rispetto a quelli precedenti; invece, alcuni di loro, hanno paura e non riescono a sopportare la pressione di uno stadio pieno”.

Durante la tua carriera professionale, hai mai ascoltato discorsi sulla possibilità di favorire una squadra rispetto ad un’altra? “No assolutamente no, toglietevelo dalla testa. Magari ci sono altri tipi di conversazioni tra gli arbitri perché noi analizziamo i comportamenti di allenatori e tesserati. L’importante per gli arbitri è cercare di non essere condizionati da questi discorsi, un giocatore che si butta non si può etichettare come un “tuffatore” sempre. Demetrio Albertini, il vice presidente di Lega, era una bella zanzara, come anche Alessandro Del Piero. Ci sono giocatori come loro preparati, intelligenti che sanno benissimo quanto possono parlare e dove invece si devono fermare”.

Sugli episodi di Torino-Roma…  Il gol è assolutamente regolare. Io non ho visto una spinta di Meggiorni su Benatia perché si tratta di due giocatori che si contendevano un pallone lungo ma il granata era più avanti. Mi sembra che Benatia inciampi con la gamba destra toccando la coscia di Meggiorini. Non ho visto spinte alte. Questa è la mia interpretazione personale.

Sul braccio largo di Meggiorini… “Secondo me Benatia perde l’equilibrio durante la corsa e anche lui, come Meggiorini, allarga il braccio contro l’avversario cercando di aumentare il volume del corpo. Il primo errore è di Benatia che viene superato da un pallone che stava avvicinandosi alla porta”.

Sull’episodio di Pjanic…  “Non voglio neanche commentarlo. Non scherziamo, è questo l’episodio da analizzare perché Pjanic è in possesso del pallone e l’avversario entra in scivolata. L’intervento di Darmian ha lo scopo di interrompere la corsa del bosniaco ma il difensore granata alza troppo la gamba. Mi sembra evidente il fallo. In ogni caso, l’arbitro sa sempre quando ha arbitrato bene o male, adesso lo capisce anche in tempo reale perché il quarto uomo è un cattura-informazioni, avverte immediatamente il direttore di gara quando dalla panchina arrivano sollecitazioni o commenti. L’arbitro, a fine primo tempo, ha la possibilità di capire l’esito di decisioni dubbie grazie proprio al quarto uomo che si trova al lato dei bordocampisti e dei cameramen”.

Un commento sul tocco di mano di Balzaretti in area di rigore della Roma? “Mai rigore”.

 

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