Cessione As Roma: DiBenedetto torna negli Stati Uniti, Sabatini: “Disponibile per un...

Cessione As Roma: DiBenedetto torna negli Stati Uniti, Sabatini: “Disponibile per un nuovo incarico”

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Roma non è stata costruita in un giorno. Ma un giorno potrebbe essere decisivo per iniziare a costruire la nuova Roma. La data è già stata fissata: se non ci saranno intoppi dell’ultima ora il prossimo 15 aprile a Boston, negli Stati Uniti, l’imprenditore Thomas DiBenedetto, assieme ai soci Michael Ruane, Richard D’Amore e James Pallotta, rileveranno da UniCredit il pacchetto di maggioranza della squadra giallorossa prendendo ufficialmente il posto della famiglia Sensi. La cordata ‘made in Usa’ conta di concretizzare in patria l’affare e anche l’istituto di Piazza Cordusio ha manifestato, attraverso l’amministratore delegato Federico Ghizzoni, un certo ottimismo per il buon esito della trattativa: «L’obiettivo è di chiudere entro metà aprile: siamo allineati alle aspettative – le parole del banchiere – Il piano era di raggiungere un accordo complessivo entro fine marzo ed è stato fatto. Adesso siamo in un periodo in cui vanno completate le parti legali e amministrative». «Siamo decisamente sulla strada buona – ha quindi aggiunto Ghizzoni – per cui stiamo rispettando i tempi previsti dall’inizio quando abbiamo dato l’esclusiva agli attuali potenziali acquirenti». DiBenedetto, però, non si sente affatto un ‘potenziale acquirente’ e lo ha fatto intendere a tutto l’ambiente romanista nel corso della settimana trascorsa in Italia tra Roma e Firenze. In Toscana ha avuto il primo faccia a faccia con Franco Baldini, candidato numero uno per il ruolo di direttore tecnico. Nella Capitale ha invece portato avanti la trattativa in maniera serrata, con lunghe giornate di lavoro trascorse all’interno dei vari studi legali che si stanno occupando della cessione del club. Inoltre, ha incontrato sia il direttore operativo giallorosso Gian Paolo Montali che Walter Sabatini. Quest’ultimo è uscito allo scoperto proprio alla vigilia del rientro negli States di DiBenedetto (che avverrà domani dopo pranzo dall’aeroporto di Roma Fiumicino dove arriverà direttamente da Bologna) affermando di aver dato la propria «disponibilità per ricoprire l’incarico di direttore sportivo della Roma, ma a tutt’oggi non ho ancora firmato alcun contratto. Devo solo attendere il passaggio di consegne, con l’arrivo della nuova proprietà». Le parole dell’ex ds di Lazio e Palermo, però, rivelano altro visto che l’ok all’uomo d’affari americano è arrivato solo dopo la rinuncia formale all’impegno già assunto con la Sampdoria. «Prima di dare la mia disponibilità a DiBenedetto – ha sottolineato Sabatini – ho dovuto esercitare il mio disimpegno con il club ligure. L’ho fatto con una certa difficoltà. Poi, però, ho dovuto fare una scelta diversa, quando mi è giunta la richiesta di DiBenedetto». Insomma, perchè mai Sabatini avrebbe rinunciato a un incarico sicuro per accettare l’offerta di uno sconosciuto senza ancora una squadra? La sensazione è che Sabatini abbia quindi ricevuto rassicurazioni tali da poter già cominciare a lavorare per la prossima campagna acquisti della Roma.

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