CHIEVO-ROMA, L’AVVERSARIO, NUMERI E PRECEDENTI: Il Chievo e la maledizione-Roma.

CHIEVO-ROMA, L’AVVERSARIO, NUMERI E PRECEDENTI: Il Chievo e la maledizione-Roma.

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chievoLa Roma ha registrato Martedì la quinta vittoria consecutiva, e si appresta ad affrontare in trasferta il Chievo Verona, reduce da due vittorie in trasferta. Con l’approssimarsi della trasferta di Verona, i giallorossi non devono commettere l’errore di pensare che il compito sia stato portato a termine. L’avversario è di quelli abituati a giocare scontri salvezza, e quindi un avversario da prendere con le molle. Paiono recuperati al 100% De Rossi e Pjanic, Lamela non dovrebbe essere rishiato dal primo minuto.

PRECEDENTI – Le due formazioni, in Serie A, si sono affrontate dieci volte allo Stadio Bentegodi. I precedenti tra le due compagini confermano la squadra giallorossa come una vera e propria bestia nera per il Chievo: su dieci incontri, infatti, la Roma si è imposta quattro volte, mentre sei sono stati i pareggi, da ricordare, a riguardo, il pirotecnico 4-4 della stagione 2005/06, mentre nessuna la vittoria interna finora. L’ultimo Chievo-Roma è quello dello scorso 1° maggio, terminato con uno scialbo 0-0.
19 reti giallorosse, 10 quelle clivensi, nei match disputati a Verona. Riguardo ai conti totali, la Roma ha siglato 36 reti, mentre il Chievo 13. 10 vittorie, 9 pareggi e 1 sconfitta il ruolino generale giallorosso: unica sconfitta nella Stagione 2002/2003 con rete di Cossato all’89°.

I CANNONIERI GIALLOROSSI – De Rossi è colui che ha segnato di più assieme al solito Totti in Veneto: 3 reti, di cui 2 nel 4-4 precedentemente ricordato, per Danielino, mentre Totti pareggiò nel 2006/2007 il doppio vantaggio casalingo. Riguardo al conteggio totale, invece, Francesco Totti comanda questa speciale classifica, con 8 reti complessive, con De Rossi fermo a 4, preceduto da Vincenzo Montella, che al Chievo ha segnato in totale 5 reti. Perrotta l’unico ex in rete: due le realizzazioni per lui, una nel 2005/2006 nel 4-0 interno alla 17a giornata, (doppietta di Totti, poi Perrotta e Taddei), l’altro nell’annata 2010/2011 alla 34a giornata, decidendo peraltro il match all’Olimpico, terminato appunto 1-0.

MALEDIZIONE ROMA – La maledizione-Roma è confermata anche dall’allenatore clivense Corini, che come riporta il sito ufficiale del Chievo ha detto: “La Roma è un tabù per noi, me l’ha ricordato il presidente; tra l’altro sta attraversando un ottimo momento, gioca un calcio straordinario. Ma so che ci sarà una sorpresa domenica. Giocheremo con una maglia speciale, con colori in sintonia con l’atmosfera natalizia. Chissà, magari ci darà una mano ad invertire la tendenza contro i giallorossi…

ARBITRA BERGONZI – A dirigere il match ci sarà Mauro Bergonzi di Genova, alla sua 120esima gara in Serie A. Questo il suo “ruolino”: 281 gli incontri arbitrati, con 59 rigori assegnati e 73 espulsi. Seconda gara arbitrata alla Roma quest’anno, dopo aver diretto il match di San Siro tra Inter e Roma, terminato 1-3 per i giallorossi. In totale sono 10 le partite arbitrate alla Roma: bilancio positivo, con 6 vittorie, 1 pareggio e 3 sconfitte, tra cui il 4-0 dell’anno scorso con la Juve e il derby di ritorno del 2012, l’ultimo con Luis Enrique in panchina, terminato 2-1 in favore dei biancocelesti. Tre le espulsioni ai danni della Roma: in entrambe le sconfitte accennate fu espulso Stekelenburg, mentre contro l’Inter a farne le spese fu Osvaldo, cacciato al 90′ per doppia ammonizione.

TATTICA – Il cambio della guida della prima squadra tra Di Carlo e l’attuale tecnico Eugenio Corini registrato il 2 Ottobre, in particolare dopo la brutta batosta di Palermo, ha portato ad una trasformazione dell’assetto base del Chievo: dopo anni di 4-4-2, la formazione veronese ha cambiato modulo di gioco, passando a un più offensivo 4-3-3. I risultati si sono visti: dopo 1 vittoria e 5 sconfitte di fila nelle prime 6 Giornate di campionato, sono arrivati 15 punti: le vittorie casalinghe di questa Stagione, per i clivensi, sono 3, così quanto i pareggi, mentre le sconfitte interne sono 2. La Roma, di contro, non conosce mezze misure: 5 vittorie esterne e 3 sconfitte, senza alcun pareggio registrato.

CHIAVE DEL GIOCO – I cardini del gioco offensivo sono principalmente due: il primo è rappresentato dalla fascia destra, la preferita dal Chievo, complice anche il fatto che da li parta il 40% circa degli attacchi. Uomo di punta, e competente della zona in questione, è Luciano. Il brasiliano ha già mandato in gol ben 4 compagni in stagione, piazzandosi tra i migliori uomini assist della serie A, anche se ultimamente agisce anche da centocampista centrale. Il secondo cardine di gioco è costituito dai movimenti incrociati dei due attaccanti di ruolo, Thereau e Paloschi, che ha spodestato dal ruolo di punta titolare Sergio Pellissier: la coppia di attaccanti in questione è diventato un mix atomico per i clivensi, basti pensare che Alberto Paloschi, scuola Milan, ha siglato 5 reti in 5 apparizioni, di cui 4 nelle ultime due. Thereau, invece, è un jolly, visto che può giocare sia da prima punta che da secondo attaccante. La combinazione tra le punte genera rapidi movimenti di incrocio che disorientano la retroguardia avversaria. Il nuovo tridente di Corini ha prodotto 8 dei 19 gol siglati fin qui dal Chievo. Dopo il cambio in panchina, la pericolosità del Chievo è notevolmente aumentata, visto il modulo e la tendenza maggiore ad attaccare gli spazi. La cerniera di centrocampo è solitamente costituita da Guana, Luca Rigoni e Vacek, con i primi due costituiscono un punto chiave nell’economia di gioco di Corini, visto l’elevato numero di passaggi effettuati a partita.
Domani assenti Vacek e Luciano, oltre a Frey: Cofie ed Hetemaji prenderanno i loro posti in campo.

FASE DI NON POSSESSO – L’evoluzione tattica operata da Corini prevede anche alcuni aggiustamenti in fase di non possesso. In particolare, il tecnico veronese chiede sacrificio ai due esterni del reparto offensivo, in modo del tutto simile al compito assegnato da Cosmi alle due mezzepunte bianconere. Intasare le corsie laterali è lo scopo principale di questo accorgimento, anche se Corini preferisce una densità situata nella trequarti avversaria.  La difesa del Chievo ha incassato 25 reti, anche se si deve considerare la goleada subita nel San Siro rossonero con il pesante 5-1 finale. Nelle partite casalinghe, l’intasamento delle corsie chiesto dal tecnico riesce a tenere gli avversari sulla metà campo. Lo dimostra il dato sulle zone di gioco. Al Bentegodi, il Chievo concede agli avversari solo il 23% nella propria trequarti. Questo perché riesce ad arginarli con l’azione degli esterni e dei mediani, relegando l’azione a centrocampo per la metà del tempo di gara (49.5%).

OCCHIO A… –  Dal punto di vista tattico, si preannuncia una gara molto interessante: 4-3-3 vs 4-3-3, con Sorrentino uomo in più per la formazione di casa, visto che possiamo dire che il Chievo ha portato a casa 3 punti contro il Cagliari soprattutto grazie agli straordinari interventi dell’esperto poriere gialloblù. Occhi soprattutto al caldissimo Paloschi e ai movimenti di Thereau. Luciano indisponibile, ed è un’assenza importante, essendo lui l’uomo storico e carismatico del Chievo.

PROBABILE FORMAZIONE

Chievo (4-3-1-2): Sorrentino; Sardo, Dainelli, Andreolli, Dramè; Guana, L.Rigoni, Cofie; Hetemaj; Thereau, Paloschi.
A disp.: Puggioni, Squizzi, Papp, Jokic, Samassa, Farkas, Cesar, Cruzado, Stoian, M. Rigoni, Pellissier, Moscardelli, Di Michele. All.: Corini
Indisponibili: Luciano, Vacek, Frey, Viotti

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