Vladimir Petkovic e Stefano Mauri alle 15 saranno presenti in conferenza stampa presso la Sala Stampa dello Stadio Olimpico di Roma alla vigilia della finale di Coppa Italia tra Roma e Lazio.
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Prima di cominciare il responsabile della comunicazione Stefano De Martino dice: “Alle minacce ricevute ai giocatori stamattina abbiamo avvertito le autorità. In caso di sviluppi saprete”.
MAURI
Che consiglio per diventare grandi giocatori come te?
“Divertirsi. Il calcio è un gioca e prima di ogni cosa ci deve divertire”.
Eravate partiti per altri traguardi.. Questa Coppa quanto vale?
“Sono d’accordo con il mister. Vincere un trofeo è sempre importante. Potevamo fare meglio ma ci sono stati momenti negativi. Serve anche per arrivare in Europa League e giocarsi la Supercoppa”.
E’ la partita più importante della tua carriera?
“Forse la partita più importante da giocare. Abbiamo giocato altre finali di Coppa con la Lazio, ma questa per quello che riveste sia a livello locale che italiano, penso sia la più importante”.
Come arriva la squadra alla finale rispetto a quella del 2009?
“Credo che la squadra sia più forte. L’ha dimostrato in questi ultimi campionati in cui siamo sempre migliorati. Cambia l’avversario, un derby è una partita strana, per giunta in finale e a Roma. Ci sono tante pressioni, partita difficile da giocare e dobbiamo farlo per l’ambiente che ci circonda. E’ più difficile ma so che questa squadra è pronta per affrontarla, scenderemo in campo bene”.
Te la senti di giocare dal primo minuto nonostante il recente infortunio?
“Io sono guarito, sto a posto. Sono andato a curarmi fuori per rientrare in queste partite. La formazione la fa il mister, deciderà lui”.
Cosa temete di più della Roma e cosa temete di più della Lazio?
“Sappiamo i punti di forza della Roma e i punti deboli nostri, ma dirlo qui davanti a noi non credo sia il caso”.
Prima volta che la Coppa Italia è così importante a livello mondiale. Avete una responsabilità particolare
“Una partita importante e c’è tanta attesa. Spero sia uno spettacolo in campo e che rimanga tale senza che ci sia nessun evento fuori dallo stadio. Lo spero perché i tifosi di Roma e Lazio devono dimostrare di essere grandi tifosi ma anche gente tranquilla”.
In relazione alla stagione, non vincere il trofeo significherebbe stagione fallimentare?
“Le aspettative erano diverse, soprattutto dopo l’inizio quando abbiamo girato a dicembre gennaio in posizione molto alta in classifica. Poi per una serie di motivi sono andate un pò male le cose e questa partita serve un pò per raddrizzare la stagione, ma non dobbiamo buttare tutto quello che abbiamo fatto”.
Quanto è stato importante il mental coach?
“Una figura importante, tante sfumature non si conosco e avere una persona che ti insegna a gestire determinate cose è importante. E’ un lavoro lungo che va affrontato passo dopo passo. Ci ha dato una mano e ci darà una mano passo dopo passo”.
PETKOVIC
Come avete vissuto il ritiro? come state?
“Sono molto soddisfatto di come sta la squadra di come si è compattata, lo spirito di gruppo ci darà una mano domani”.
Eravate partiti per altri traguardi… Questa Coppa quanto vale?
“Vale tanto. Vincere una competizione non è mai facile. Non tutti hanno questa opportunità come noi. Siamo orgogliosi per quanto fatto. Aspettavamo qualcosa di più, ma domani vincere una partita così ha un valore maggiore”.
Quanto orgoglio sente nel guidare una squadra in una finale all’Olimpico in un derby?
“Molto. Questi ragazzi hanno dato tutto, hanno fatto tantissimi sacrifici. Meritano un successo domani”.
Siete arrivati dopo la Roma in campionato. Incide?
“Ha triplo obiettivo: arrivare in Europa, battere la Roma, e poi terzo è il derby. Se giochiamo con tranquillità possiamo fare bene”.
Il suo futuro dipende da questa gara?
“Non credo. E’ una opportunità di entrare nella storia, di vincere un trofeo”.
Cosa temete di più della Roma?
“Temere è una parola sbagliata. Dobbiamo essere solo convinti di noi stessi”.
Ha intravisto un pò di nervosismo da parte dei suoi giocatori?
“Un pò di nervosismo ci deve essere, sarebbe brutto che i giocatori non sentissero la pressione. Significherebbe che non siamo pronti a vivere una partita del genere. A Norcia ho visto un gruppo compatto, che ha vissuto questa settimana tutti insieme ma con spirito sereno che vogliamo vedere anche in campo”.
Questa partita in relazione alla stagione, è un fallimento non vincere?
“Non penso, ma sicuramente sarebbe deludente. Perchè siamo arrivati fino in fondo in tutte le competizioni, adesso dobbiamo guardare tutto in modo positivo e combattente e fare di tutto per vincere quest’ultima sfida”.
La squadra è pronta in caso si dovesse arrivare ai rigori?
“Faremo di tutto per vincerla nei primi novanta minuti, anche se abbiamo provato ogni eventualità”.
Espulsioni e gol su calci piazzati, si è concentrato su questi aspetti?
“Anche, ma io ho visto le espulsioni che abbiamo preso anche troppo esagerate. In campionato abbiamo subito gol su palle ferme, ci siamo esercitati anche in fase di non possesso palla. Sono convinto che lì manchi un po di concentrazione ma in questa partita la concentrazione deve essere al mille perchè queste piccolezze possono decidere una sfida del genere”.
Quale aspetto conta di più in queste partite?
“Principalmente conta la testa, per gestire le situazioni fisiche e non solo. Sarà fondamentale rimanere concentrati e calmi. Mauri non nella mie scelte? E’ stato assente per un infortunio dopo la sfida con il Napoli, adesso è al 100% e spero che domani potrà darci una mano”.
Un suo parere contro il razzismo?
“Non posso giudicare le sanzioni della Uefa, ma il razzismo non deve far parte del mondo dello sport. Si deve insegnare ai bambini che un mondo senza razzismo è la priorità”.
In carriera ha mai vissuto una sfida così?
“C’è un derby, c’è una finale, io ho vissuto già finali di Coppa e so cosa ci aspetta ma qui aumenta tutto. Tutta questa attesa e pressione si deve trasformare in uno stimolo per vincere la partita e dare il massimo”.
Quanto è stato di supporto la figura del mental coach?
“Ho già avuto esperienze con la figura di un mental coach, lui ci aiuta a innalzare le nostri doti e potenzialità. E’ un percorso appena iniziato e abbiamo voglia di continuare, a me come allenatore è molto utile la sua figura anche nel rapporto con i singolo calciatori. Nel calcio sono tecniche innovative che ancora non sono molto diffuse”.
Gonzalez, come sta?
“Sta meglio, devo valutarlo anche stasera e domani mattina decidere se ci sarà o meno”.