La conferenza stampa di Vincenzo Montella alla vigilia di Roma-Palermo
Come state vivendo questa giornata storica?
“Sinceramente siamo molto sereni, curiosi ma non ansiosi. Aspettiamo, l’imperativo è quello di pensare alla partita di domani”
Nel momento determinante della stagione arrivano i colpi. Totti l’ha dimostrato, da Vucinic e Menez ti aspettavi qualcosa in più?
“Sicuramente, Vucinic ha dato tutto se stesso, a me interessa quello. Ci aspettiamo qualcosa in più, però se c’è questo approccio di darsi da fare sicuramente i loro colpi arriveranno. Perdono qualcosa perchè devono fare la fase di non possesso”
Potrebbero giocare tutti e due con il Palermo?
“Si, anche se sono molto indeciso. Si sono allenati bene questa settimana”
Ora dovete dimostrare le vostre qualità
“Abbiamo l’handicap della classifica, anche se è un traguardo quello del quarto posto che possiamo raggiungere al cento per cento. Se non dovesse arrivare non dobbiamo fare drammi. Penseremo al Palermo”
Vucinic non segna, non è come dobrebbe essere. Vuoi confermare quel tipo di uomini?
“Punterà su quei giocatori che per quella partita possono essere adatti, facendo tante valutazioni. Quindi andrà in campo la squadra che reputo migliore”
De Rossi potrebbe andar via. Conosci molto bene lo spogliatoio, pensi che potrebbe fare una scelta di questo tipo?
“Non lo so sinceramente, lui è concentrato per dare il meglio di se in campo. Non mi chiedo cosa possa passare nella testa di Daniele, non è questo che mi deve preoccupare. Io lo vedo concentrato sul campo”
Più Cassetti o Loria come difensore centrale?
“L’uno o l’altro. Loria è un professionista, si allena al massimo. Cassetti dovrebbe giocare in un ruolo differente dal suo”
Pastore può cambiare il volto di una squadra? E si avvicina Menez?
“Non mi posso preoccupare delle caratteristiche caratteriali di Pastore. Sinceramente è una domanda a cui ci sarà modo di rispondere più avanti.”
Ma Pastore può essere considerato un fuoriclasse?
“Non mi va di rispondere a questa domanda perchè so che poi si potrebbe strumentalizzare la mia risposta in base all’arrivo di Pastore o meno”
Tre partite in una settimana, pensi di affrontarle l’una alla volta?
“La squadra che andrà in campo domani sarà solo in funzione del Palermo, non può che essere così. Giocherà chi penso che sarà più idoneo alla partita”
Il Palermo è più pericoloso per vie centrali o sugli esterni?
“Loro spingono molto sugli esterni, è una squadra che temo moltissimo, Rossi sa far giocare bene il Palermo”
Zamparini in settimana ha rassicurato Lotito, dicendo che vincerà 2-0 il Palermo…
“E’ un veggente? Vedremo domani. Il Palermo arriverà all’Olimpico cercando di vincere, io ne sono certo”
Per quello che si è detto in settimana, riguardo la task force? Credi che la Roma abbia dei meriti o sia stata fortunata?
“Io posso parlare da quando ci sono io, i rigori c’erano tutti, anzi, ce ne manca qualcuno. Meglio essere un allenatore fortunato che bravo. Ma non credo che siamo stati solo sfortunati. Se abbiamo avuto la forza di reagire al 94′ e vincere, quella si chiama forza di crederci”
In settimana hai provato Taddei a sinistra
“Provo tante cose, succedono tante cose, potrebbe essere una soluzione, anche in corsa si può cambiare assetto”
Lotito ha parlato di Task force, senti questo clima arroventato?
“Siamo molto sereni, siamo sesti e non siamo ancora in Champions. Almeno noi siamo sereni, il resto non ci interessa”
In questo finale di campionato non vedi cose anomale?
“Per il momento no”
La stagione della Roma è stata contrassegnata da malumori. Una delle cose che sei riuscito a risolvere è stata proprio questa. Borriello non ha più giocato e riesce ad accettare la situazione. Questo rapporto con Borriello come sei riuscito a costruirlo?
“Si giudicano il giocatore per le cose che si sentono. Borriello ha sorpreso anche me, scherza con i giocatori più importanti, sono stato sempre disponibile con lui. Quando si gioca poco è normale che ci sia un po’ di disappunto, non è mai venuto meno ai suoi doveri. Ha giocato meno di quanto meritasse, ma il suo è stato un grande comportamento”
Julio Sergio da quando non gioca è sempre infortunato…
“E’ infortunato davvero. Quando ho scelto Doni io gliel’ho detto. Lui si è infortunato alla vigilia di Donetsk, è voluto venire a Donetsk anche se non stava benissimo, ha avuto un problema alla caviglia in cui si era fatto male l’anno scorso”
Cosa ti aspetti da questo cambiamento epocale, il primo presidente straniero in Italia?
“Ne parlerò quando sarà ufficiale. Il mio pensiero va alla famiglia Sensi per l’amore che hanno mostrato alla Roma”