Al Centro Parco Sportivo di Brunico va in scana la Conferenza stampa di Simone Perrotta.
Che impatto ha avuto Luis Enrique?
“Si respira un’aria diversa, è cambiata la proprietà i dirigenti, l’allenatore. Il gruppo è rimasto lo stesso, si sono presi giovani interessanti. C’è il giusto entusiasmo’
Senti una responsabilità?
“Perché sono vecchio…tutti auspicano a un mix tra giovani e giocatori. Le parole di Luis Enrique mi hanno fatto piacere”
Metodologia spagnola?
“Approccio diverso rispetto alla mentalità italiana. Siamo abituazti a verticalizzare subito, lui vuole il possesso poalla rasoterra. Come ha detto lui e il presidente ci vuole pazienza, lo stiamo seguendo con curiosità”.
Entro quando assimilerete?
“L’auspicio è di fare in fretta, quanto ci vuole non lo so. E’ un metodo diverso rispetto a prima, ma ci piace”
Mexes al Milan è stato polemico?
“No, mi ha fatto effetto vederlo al Milan. Faccio un in bocca al lupo a lui. Abbiamo condiviso tanto. Spero possa vincere in Europa”
SI diceva che la nuova proprietà avesse dei dubbi sul tuo rinnovo e quello di Cassetti…
“Ne ho sentite tante in questi anni, questo dopvete chiedere alla nuova dirigenza. La Sensi, Montali e Pradé mi hanno detto che era la volontà anche della nuova dirigenza. “
Totti ha detto ‘Mi chiameranno ‘Zio Francesco’. Quanto sarà difficile raggiungere questo mix con i ’91, ’92…
“La via di mezzo c’è con Vucinic, De Rossi, Perrotta. Ci sono nel nostro gruppo giocatori che hanno superato i trenta anni, ma vuol dire che qualcuno ha visto delle capacità per essere qua. I giovani sono alcuni che hanno una certa esperienza, sono molto giovani ma rispetto all’Italia dove bisogna raggiungere una certa età, questo all’esgtero non succede”
Pensi che Luis Enrique verrà incontro al metodo italiano?
“Io credo che la sua filosofiaè quella. Lui vorrà vedere le nostre caratteristiche. Il Mister è giovane, ma ha le idee molto chiare”
La differenza con Spalletti è che lui faceva molta verticalizzazione?
“Sì l’ho detto prima, in Italia facciamo lanci lunghi. Lui ci chiede di tenere la palla anche rasoterra. Questo è quello che ci richiede in questo momento”
Prima i tifosi hanno detto che tiferanno solo la maglia. Cosa volete promettere?
“Sono scorie della passata stagione, abbiamo fatto male e ci meritiamo anche questo tipo di cose. A tutti sarebbe piaciuto girare pagina e aprire una capitolo diverso, ma capisco che tutto non si può cancellare”
Impressione DiBenedetto?
“Di una persona molto carica che sa quello che vuole, ma anche molto tranquillo, che sa il fatto suo”
Come si gestisce lo spogliatoio?
“Non devo nascondere nulla. I giocatori sono molto sereni. Vucinc in allenamento insegue tutti. Poi ognuno deve curare le proprie cose”
Siete più sereni? Chi è il dirigente di riferimento?
“Sabatini, lui ci ha detto ‘ per qualsiasi cose venite da me, credo sia lui. La serenità c’è una proprietà forte, che è proprietà, l’hanno scorso era proprietà a termine e questa sensazione l’abbiamo sentita. Ora la musica è cambiata”
Come ti rivolgi a Luis Enrique con il tu o con il Lei?
“Con il Lei, sempre”
Come pensi lui ti veda?
“Penso che mi veda come un interno giocando a tre, penso mi veda in questo senso”
Ti senti di dire quali sono le ambizioni?
“No, perché siamo un cantiere aperto. Non l’ho mai fatto e quest’anno non siamo nelle condizioni per porre degli obiettivi”
Come contatto umano riscontri analogie con Spalletti?
“Come persona sì, ma anche nel modo di approccio con la sqaudra, nei primi tempi Spalletti cercava il dialogo nello stesso modo”
Dopo Cagliari parlasti di mancanza di entusiasmo. Ti senti di dire qualosa ad integrazione? E’ concetto astratto….
“Sì, ma pensate al Napoli. Era una buona squadra, ma poi hanno trovato l’entusiasmo cosa che nel nostro spogliatoiio non c’era, non si compra , viene fuori da tante situazioni. Quest’annno è un’altra musica in tutti i sensi. ANche il Mister ed il suo gruppo di persone…se il buongiorno si vede dal mattino”
Pensi che Totti non abbia sposato il progetto?
“Si parla sempre di Francesco, esce sempre fuori la domanda, io lo vedo bene, tirato, lo vedo con voglia, è il Francesco di sempre. Mi sorprende questa domanda. nell’allenarsi si vede che è felice. Ci sono state situazioni in cui lui non era felice. Si scrive di tutto e di più, ma bisogna riscontrarlo nlela persona”
Il mercato in uscita?
“Se dovessero partire Vucinic e De rossi questa sqadra perderebbe due giocatori essenziali, ma sono situazioni personali, sono cose che devono valutare loro con le proprie famigli. Sono due giocatori eccezionali e persone con cui abbiamo condiviso tanto”
Ti dispiace che non c’è più Montali? E cosa ti aspetti dal ritorno di Baldini?
“Non mi dispiace solo di Montali, mi dispiace di Pradé, mi dispiace non vedere Conti in ritiro, mi dispiace per la Dott.ssa Sensi. La vita va avanti. Ci sono nuovi dirigenti molto professionali. Loro hanno gestito delle situazioni non facili nel migliorre di modi. Noi abbiamo grande affetto verso di loro. Adesso ci sono nuovi che sembrano molto in gamba. Baldini mi ha portato alla Roma. E’ stato, è un punto di riferimento della nazionale inglese. E’ un uomo di calcio e farà bene qua”