La prima volta non si scorda mai. Vincenzo Montella ha debuttato in panchina con una vittoria. Sofferta, ma dal sapore unico. La Roma ora è sesta, grazie al sucesso ottenuto in una partita giocata per 16 minuti con Ranieri in panchina e con i restanti 81 (compreso recupero) con Montella. Per il nuovo tecnico è stata una serata particolare, non la dimenticherà. All’esterno della sala stampa, con un pizzico di commozione, abbraccia Paolo Bertelli. Alcuni giornalisti scherzano: «Ma non ti viene voglia di giocare? ». Montella ridendo raccoglie l’invito: «Prima o poi dieci minuti me li faccio» .
EMOZIONI – E’ stato difficile soffocare le sue emozioni: «Sono molto contento. Grazie ai ragazzi, tutti hanno dato una mano, anche chi è entrato dopo. Si è vista la coesione, lo spirito di squadra. Tutte virtù che ci hanno fatto soffrire e vincere. Dobbiamo portarle avanti» . Ha dovuto prendere sin dall’inizio decisioni importanti. Totti in panchina, il cambio del portiere: «Le scelte erano fatte con molta serenità. Con me stesso stavo sereno. Ero emozionato, ma mi sembrava tutto un gioco. La vera emozione l’ho provata al fischio finale e mi sono sentito di ringraziare tutti i giocatori che mi hanno fatto vivere quest’esperienza incredibile» .
DIALOGO – Con i giocatori ha improntato il rapporto sul dialogo: «Loro mi stanno aiutando. Però deve esserci rispetto dei ruoli. Ma continuerò a parlare con loro e a condividere le scelte tattiche, a discuterne» . Alla Roma è mancato il colpo per chiudere la partita: «Siamo stati molto corti, ho battuto molto su questo. Forse nel secondo tempo ci siamo un pò allungati, facevamo fatica a salire. Abbiamo avuto la palla del 2-0 con Brighi. Dovremo migliorare, forse avevamo paura di portare a casa la partita» .
RECUPERO – E’ riuscito a recuperare Pizarro. Non giocava da tre mesi. Fino alla scorsa settimana aveva detto a Ranieri di non sentirsi pronto: «Lo ringrazio fortemente da allenatore, ma anche personalmente. Non voleva giocare, alla fine quasi gliel’ho fatto io l’antidolorifico. Magari si poteva sentire sotto pressione. Conoscendo la piazza di Roma, mi auguro che questo venga capito. Non si era allenato negli ultimi due giorni, ma a me andava bene anche non al 100%. Pizarro dà sicurezza, la trasmette anche ai compagni. Lo ringrazio, capiteci, aiutateci» .
CASO – Il Bologna ha protestato per la mancata espulsione di De Rossi: «Io cercherò per quanto possibile di non parlare mai dell’arbitro, non voglio cadere in polemiche che non mi competono, ovviamente anche quando mi saranno sfavorevoli. Su De Rossi la seconda ammonmizione ci poteva stare, ma il fallo secondo me non era volontario. Ci saranno sempre decisioni così » .
PUNTE – Fa i complimenti a Totti, si è messo a disposizione ed è andato in panchina: «Sarà un giocatore importante come dice la sua storia e il suo presente. Ultimamente poi sta benissimo, ha ritmo e sta in forma, sarà importante per noi» . Borriello è rimasto troppo isolato: «Fa reparto da solo, va bene incontro e va in profondità, se ha giocato da solo lì è perchè penso lo possa fare, si è dato da fare, è un giocatore molto importante anche lui» . Al gol non ha esultato. Maschera la tensione con una battuta: «Sono abituato con i ragazzini che segnano dieci gol a partita, quindi ero stanco di esultare» .
RIPRESA – Si è visto qualche segnale di ripresa, ma la cosa che conta di più è la vittoria: «Stimo moltissimo Ranieri, abbiamo visto i punti deboli dell’avversario dopo aver studiato molto, facendo vedere gli errori più eclatanti. In questo momento secondo me la priorità è la difesa» . La vera Roma si deve ancora vedere, lo sa anche Montella: « Ci si aiuta con le vittorie, questa squadra aveva paura, non so perchè, i giocatori sembravano un po’ sfiduciati e sono emotivi. Oggi è stata una vittoria importante sul piano psicologico. Secondo me una vittoria voluta, difesa e meritata» .
SENSAZIONI – Prova a raccontare le sue sensazioni: «Anche quando giocavo ho sempre vissuto le cose con freddezza e anche quello che mi è successo in questi ultimi giorni l’ho vissuto nello stesso modo. Certo, con un poco di emozione, ma in modo molto distaccato rispetto a quanto era grande la novità. Se posso dire per racchiudere in poche parole, mi sono emozionato tanto al fischio finale, perchè la tensione accomulata nella partita evidentemente era tanta. Ci tengo a ringraziare i ragazzi, al di là di come andrà a finire o di come sarà la mia e la nostra storia. Devo ringraziare la società che mi ha dato le chiavi di questa squadra».