Serse Cosmi è intervenuto a Radio Cucs Legend
Qual è la curiosità che la spinge a Riscone?
“Primo quello professionale per aggiornarmi, stare a casa ti impigrisce. Sono qui per vedere la Roma, poi vedrò il Parma. Mi piace vedere il lavoro dei colleghi e carpirne i segreti. Poi c’è un legame affettivo con la Roma, non lo nego”
Il tuo gesto con quell’altra squadra (la Lazio, ndr) è stato bellissimo. Cosa ti ha sorpreso di Luis Enrique?
“Non bisogna stravolgere il calcio, questo lo sa anche Luis. In positivo e in negativo qualcosa di interessante c’è sempre. Mi piacciono gli allenamenti ma sono in linea con gli allenamenti italiani. Alcuni obiettivi sono diversi, possesso di palla esasperato, terzini alti. Per la gente comune è difficile da capire”
Hai percepito qualche schema della cantera del Barcellona?
“Quando parlavo di suggestione è questo il rischio. Non pensate che la Roma possa giocare come il Barcellona. Nessuna squadra al mondo può giocare come loro. Alcuni suoi concetti saranno in linea a quella filosofia, ma molti saranno italiani. E’ una cultura difficile da esportare quella del Barcellona. Luis Enrique ha le capacità di capire in che posto si trova. Roma non è Barcellona, quello che comanda non sono gli schemi ma filosofie di gioco. Qui in Italia purtroppo comandano gli schemi, sono pochi che interpretano la filosofia. I giovani possono farlo benissimo. Di conseguenza mi aspetto molto sotto questo punto di vista perchè la Roma è giovane. In ritiro tutto è bello, poi in campionato è un’altra storia”
Diatriba Totti-Baldini? E ci si può fidare di DiBenedetto?
“Non la leggo come una diatriba. Baldini è una persona importante per quello che ha fatto alla Roma. Se esprime un giudizio, che non è un giudizio, è importante. Quando si parla di Totti si giudica Totti per certi versi. Ma Totti è la Roma. Quando si scontrano queste due entità, succedono queste cose. Baldini però sa dove va a parare. Se apre bocca lo fa in maniera intelligente. Totti ha 20 anni di Roma, sa quello che significa, su di lui sono state dette cose incredibile. Pigro è stato detto in maniera benevola. E’ uno stimolo per Totti. Quando si va avanti con l’età è importante avere stimoli”
Sei stato vicino alla Roma?
“Sì, sono passati diversi anni e lo dico. Per quello che sentivo di poter dare, lo meritavo. Sono venuti allenatori importanti ma anche allenatori che erano al mio livello”
Lo dici con rancore?
“No, però se paragoni le due carriere… Mai dire mai, però ho risposto sempre in maniera corretta, senza accusare nessuno in particolare. Me lo meritavo, me lo dico da solo”
Si è parlato tanto di tattica. Sembra che vedendo questa squadra ci sia un vuoto generazionale. Mix tra giovani e uomini di esperienza. Può creare ciò un amalgama per il nuovo progetto Roma?
“Questo è un fatto positivo. Dico una cosa sola: si parla di assegni per la proprietà della Roma. La Roma ha già un assegno circolare che parla da solo. E’ Sabatini. Io sono molto amico di Walter e lo conosco bene. Walter è immerso in una nuvola di fumo inteso come di sigarette (ride, ndr). Lui ha fatto moltissimo per me. Io ho fatto qualcosa per lui. Ha avuto sempre il mio appoggio. Se volete sapere il mio giudizio sul ds Sabatini, è un acquisto importante. Non porta conoscenza tecnico-tattica, porta cultura”
Un giudizio su Pastore?
“Io dico che è un giocatore di grandissima qualità tecnica. Se dicessi il contrario sarei un folle. Da qui a dire che potrà essere un protagonista nella Roma, occorrono delle qualità ma non per Pastore in sè, ma perchè devono completarsi. Lui ha tutto per essere un grande giocatore, deve mettersi in gioco. Ma stiamo parlando di fantacalcio”