Fatta la legge scovato l’inganno. Come riporta un articolo de La Repubblica scritto da Fraschilla-Tonacci, è interessante l’avvicendarsi dei soliti parassiti, politicanti e non, sempre in cerca di esenzioni e privilegi. Di seguito il contenuto dell’articolo.
“A pochi giorni dall’insediamento di Giovanni Malagò alla presidenza del CONI e il conseguente annuncio dell’eliminazione dell’ingresso gratuito all’Olimpico per i parlamentari, sono in molti a pensare che, in realtà, ciò non basti ad impedire ad un politico l’ingresso gratuito allo stadio. Come al solito, infatti, fatta la legge, scovato l’inganno: i più informati sanno bene che, all’Olimpico di Roma, 120 posti di tribuna sono riservati a prescindere al CONI, che assegna questi posti a sua discrezione. Per quanto le società di Serie A, solo la Roma americana di James Pallotta ha azzerato i biglietti omaggio. Sull’altra riva del Tevere, un migliaio di biglietti viene gestito direttamente dalla società; le milanesi non vanno meglio: ogni evento che si svolge a San Siro prevede 2 biglietti omaggio ad ognuno degli 80 consiglieri comunali, a prescindere che giochi l’Inter, il MIlan o lo stadio sia teatro di un concerto. Anche a Firenze un centinaio di biglietti (126 per la precisione) sono gestiti dal sindaco gigliato. A Napoli, invece, sono circa 200 le gratuità riservate a politici di ogni livello, mentre a Palermo fino allo scorso anno i politici non solo avevano accesso alle tribune, ma avevano a disposizione un “carnet” che poteva essere ceduto a parenti ed amici. Insomma, per i politici e i loro amici un posto a tavola si trova sempre e comunque.”
Dopo ciò, la domanda sorge spontanea: quando si riuscirà a prendere esempio dall’estero per situazioni importanti ma soprattutto per evitare quegli eventi quasi “imbarazzanti” come questo?