IL MESSAGGERO – Resta il migliore d’Europa.Il meno battuto del continente, con 5 reti, insieme con Enyeama (anche il collega del Lille ne prende uno, come lui, a Bordeaux: un’autorete dell’ex giallorosso Kjaer). De Sanctis fa la paratona sulla punizione di Pasqual e cancella la gaffe di Bergamo, anche se lì, per la verità, è stato tradito da una zolla e non da se stesso: «E’ venuto fuori un grande intervento ma lasciamo fuori le cose personali» racconta il portiere a fine partita, dopo aver ricevuto l’abbraccio dei compagni che lo ha commosso. «Bello, importante. Quel tiro era insidiosissimo. Ma anche col Torino e col Sassuolo ne avevo fatti altri decisivi. Questo mi piace perché ha caratterizzato il risultato e ci ha dato i tre punti. Ma mi interessa di più la grande prestazione di squadra contro la Fiorentina, che gioca sempre a viso aperto. Ultimamente non eravamo stati brillantissimi, ma l’unica pecca è stata non concretizzare. Con Aquilani loro potevano andare in vantaggio. Insomma, è stata tosta e ce l’abbiamo fatta. Andiamo avanti così».
IN SCIA DELLA CAPOLISTA
«Dispiace per la concentrazione di quei pareggi in un mese e con due partite in casa in cui saremmo dovuti essere più bravi e vincere quelle partite» spiega De Sanctis. «Pensare che siamo secondi con questo ruolino è anomalo. Per quello che riguarda la fame, forse è mancata nel primo tempo di Bergamo e in qualche momento a Torino. Contro Cagliari e Sassuolo è mancato il cinismo. Ora arriva questa vittoria importantissima, convincente perché contro una grande squadra tonica che ha un bel gioco. Tutto questo si somma al rientro in gruppo di Totti e al gol di Destro che sta ritrovando la condizione migliore. Siamo ottimisti: da adesso alla fine dell’anno possiamo fare grandi prestazioni. Abbiamo avuto sempre il fiato sul collo della Juve nelle prime dieci giornate, ora ce l’hanno loro». Nessuna rivincita: «Non avevo niente da cancellare perché non mi sento di aver sbagliato a Bergamo, almeno non tanto quanto il giardiniere. No, sto scherzando… Comunque ho la mia età e con la stagione che sta facendo la squadra è più facile prendersi delle responsabilità. Il fatto di essere finito sotto accusa per una domenica non è stata un problema, l’amarezza è stata colmata dal gol di Strootman». Benatia è fiero della prova della difesa: «La Fiorentina è una squadra che gioca bene e attacca molto. Ma abbiamo concesso poco, solo calci piazzati. Rossi è forte, ma per lui stavolta non è stata una gara facile, dietro abbiamo fatto una grande prestazione. Abbiamo dimostrato grande personalità e meritato il successo: nelle ultime gare non avevamo giocato da Roma. Peccato, potevamo avere più punti. Quando si gioca qui all’Olimpico è difficile non vincere. Sono felice per Destro: ha sofferto molto in questi mesi. Mancano ancora due turni prima di Natale e dobbiamo fare il pieno, poi tireremo le somme. Noi, comunque, ci siamo»